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RONZULLI: DA MAGISTRATI
ATTO DI RIBELLIONE

RONZULLI: DA MAGISTRATI <br> ATTO DI RIBELLIONE

“E’ un atto di ribellione di un potere dello Stato contro un altro potere dello Stato. Ritirarsi sull’Aventino non ha mai portato bene. E vorrei ricordare che l’Aventino fu deciso per protestare contro le limitazioni delle libertà del Parlamento, mentre oggi si manifesta contro le prerogative, l’autonomia e il diritto costituzionalmente previsto di legiferare di un Parlamento libero ed eletto. Al massimo, quindi, dovremmo essere noi a sbandierare la Costituzione”. Così, in un’intervista alla Stampa, la senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato, Licia Ronzulli in merito alla protesta dei magistrati.  “Prima la messa in scena di sabato - ha proseguito -  domani lo sciopero, con conseguente paralisi di tutte le attività giudiziarie. C’è un clima molto teso e auspico un rasserenamento. Anche perché da ieri e fino a martedì ci sono le elezioni per il rinnovo del direttivo dell’Anm, e manifestazioni così forti ed eclatanti aiutano, per così dire, la campagna elettorale. Per quanto ci riguarda noi proseguiremo senza timore nella riforma della giustizia”. Secondo Ronzulli l’Anm si è rifiutata “pregiudizialmente di sedersi attorno ad un tavolo per dare i suoi contributi. Chi si sottrae al dialogo ha sempre torto. Il ministro Nordio, prima ancora della presentazione del Ddl  sulla separazione delle carriere, ne aveva anticipato i contenuti all’Anm, auspicando il dialogo e chiedendo contributi. La risposta è stata negativa non sui contenuti, ma sulla riforma stessa: non si doveva fare. Hanno sbattuto la porta in faccia prima ancora di cominciare a parlarne, autoescludendosi dal confronto”. La riforma, ha proseguito, “rafforza e aumenta la credibilità della magistratura. Vorrei citare le parole del Procuratore Generale della Cassazione, cioè il più importante pm d’Italia. Luigi Salvato, che ha giudicato un errore ‘evocare scenari apocalittici’, sottolineando che ‘la riforma non tocca l’autonomia e l’indipendenza della magistratura’. Noi vogliamo restituire credibilità alla magistratura e la riforma restituirà il principio e la percezione di imparzialità che devono guidare ogni processo”. (27 gen - red)

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