Il Capodanno cinese (o Festa della Primavera) è festeggiato da milioni di persone in tutto il mondo. Non ha un giorno fisso, perché l’inizio dell’anno deve coincidere con la seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno, una data che, seguendo il calendario gregoriano, cade tra il 21 gennaio e il 19 febbraio. Domani si entra nell’anno del Serpente, che simboleggia la saggezza, l’astuzia e l’intuizione. I festeggiamenti durano per tutto il mese di febbraio, con numerose iniziative pubbliche tra cui la celebre danza del Leone con dei danzatori che muovono leoni di diverse dimensioni, ballando a ritmo di musica per le vie delle città. I festeggiamenti coinvolgono anche Prato che ospita la maggiore comunità cinese in Italia. Oltre agli appuntamenti tradizionali, il programma del Capodanno cinese nella città toscana è arricchito da tour e degustazioni enogastronomiche, visite guidate al tempo buddista, mostre, proiezioni di film e laboratori: un programma inteso e ricco di sorprese che permetterà di esplorare la cultura cinese, passata e contemporanea. Alle 17 di oggi con il suono della campana al tempio buddista Pu Hua si darà il via al Capodanno cinese, allineandosi perfettamente alla mezzanotte di Pechino. Le tradizionali e attesissime sfilate del Drago e la danza del Leone sono, invece, in programma sabato 8 e domenica 9 febbraio. I festeggiamenti sono organizzati dall’Associazione buddista della comunità cinese in Italia. La grande festa oltre a essere un momento di incontro tra i pratesi, è divenuta negli anni in un appuntamento di richiamo turistico, proprio per la sua unicità. Sabato 8 febbraio la festa attraverserà le vie del Macrolotto 1 e 2, cuore della comunità cinese. Domenica 9 febbraio sarà la volta del cuore della città, in un mix unico tra antico e contemporaneo che solo Prato può offrire. La partenza del corteo sarà dal tempio buddista e attraverserà prima l’area del Macrolotto Zero e poi del centro storico di Prato, entrando nei negozi in ossequio al rituale cinese secondo cui il passaggio del Drago scaccia la sfortuna dall’esercizio commerciale per il nuovo anno in cui ci apprestiamo a entrare. Il clou del corteo di domenica 9 febbraio sarà in piazza di Santa Maria delle Carceri, dove si svolgerà la spettacolare danza del Leone: questo evento unico è il momento in cui si potrà conoscere al meglio la più grande comunità cinese d’Italia. Un prezioso momento d’incontro tra la cultura orientale e quella occidentale.
Oltre alle iniziative tradizionali, il cartellone del Capodanno cinese contiene altri appuntamenti su svariati temi e sempre incentrati sull’incontro e la condivisione sociale e culturale. Dal 31 gennaio al 15 febbraio si potrà vedere la mostra fotografica Xiuxi: at ease! riposo: la Cina dal 1980-1984, nel suggestivo Cassero Medievale (viale Piave angolo via Cassero, Prato; in collaborazione con l’Istituto Confucio di Torino): 76 scatti in bianco e nero di Andrea Cavazzuti, uno dei più importati fotoreporter e documentaristi con un’esperienza di quarant’anni in Cina. E ancora, venerdì 7 e sabato 8 è in programma la proiezione di due film cinesi in lingua originale sottotitolati, in collaborazione con il Mabuse cineclub e il cinema Terminale. (Via Carbonaia 31, Prato). Terra e polvere (2022), di Li Ruijun, è l’affresco di un amore rurale ambientato nei paesaggi straordinari del Qinghai e del Gansu, con gli attori Hai Qing e Wu Renlin. Ha partecipato al Festival di Berlino e ha avuto notevole successo sia in Cina che in Europa. Il mistero scorre sul fiume (2023), di Wei Shujun, è tratto dal bestseller Torture dello scrittore Yu Hua. Ha vinto il premio “Un certain regard” al Festival di Cannes 2023. Sabato 8 e domenica 9 febbraio spazio, invece, alla cucina: Colazione con bacchette!, a cura della scrittrice e mediatrice Jada Bai al ristorante Xiao Meng Lou (via Marini 1, Prato) è un’occasione per conoscere la cultura cinese parlando e assaggiando una ricca colazione tipica. Il cibo è protagonista anche del tour enogastronomico nel Macrolotto Zero, a cura di Sarah Manganotti e Le Nuvole di Drago, alla scoperta delle diverse tipologie di cucine regionali cinesi attraversando a piedi il quartiere, tra racconti di ricette e simbologie sempre legate alle celebrazioni del Capodanno cinese. La creatività troverà sbocco sabato 8 al Prisma Lab con laboratori e workshop per bambini e famiglie dedicati alle maschere, ai fumetti, alla danza e al canto pop cinesi. La musica sarà grande protagonista, sabato 8, al Convitto Nazionale Cicognini (piazza del Collegio 13, Prato), con l’esibizione dell’ensemble Dong Xun, che celebrerà la varietà degli strumenti classici cinesi (ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili). In programma, sia sabato che domenica, le visite guidate alla scoperta del tempio buddista Pu Hua Si (a cura dell’associazione Centro Mindfulness Pistoia e Prato), un vero e proprio hub culturale per la comunità cinese di Prato, che recentemente ha arricchito la propria collezione di preziose statue provenienti dalla provincia cinese del Fujian. Un tour per comprendere alcuni concetti che stanno alla base della meditazione e della dottrina buddista. Significativa, poi, la cerimonia del tè che avrà luogo il 9 febbraio al Teatro Metastasio. Questo evento, mira a promuovere l’arte della cerimonia del tè orientale e il dialogo culturale tra Prato e la cultura orientale. Attraverso un’esperienza immersiva, i partecipanti potranno conoscere la tradizione del tè zen e vivere momenti di calma e introspezione. L’organizzazione dell’evento è guidata da Zente, in collaborazione con l’Associazione Mindful Peace International – Italy. Altra iniziativa da sottolineare, infine, le due visite guidate organizzate dall’associazione The Land ladies Concierge, domenica 9 febbraio, sul tema dell’identità culturale della città di Prato e sulle sue peculiarità: “Prato città d’arte, di mercanti e di biscotti” è un percorso di carattere storico e artistico ha la finalità di fare percepire al visitatore le radici della città di Prato e il suo patrimonio artistico e culturale nel centro storico della città; “Prato un museo d’arte contemporanea a cielo aperto” è, invece, incentrato sull’arte contemporanea e si propone di svelare ai visitatori quelle opere di arte siano esse sculture, opere architettoniche, murales che sono disseminate nel tessuto urbano di Prato. (28 gen - red)
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