Sono sbarcati in mattinata in Albania, nel porto di Shenjin, i 49 migranti a bordo della nave Cassiopea della Marina Militare, che li aveva raccolti a bordo mentre erano diretti in Italia ma ancora in acque internazionali. Dopo le procedure di prima accoglienza la rapida valutazione dei casi, i migranti verranno poi traferiti nel centro di Gjaser. I migranti sono di nazionalità bengalese, egiziana, gambiana e ivoriana: tutti paesi che rientrano per cedreto nella lista dei Paesi sicuri secondo l’Italia, anche se al giudice spetterà poi emettere o meno sentenza di convalida del trattenimento, come avvenuto nei due casi precedenti relativi al protocollo Italia-Albania. Altri 53 migranti, ricorda la responsabile immigrazione di Fratelli d’Italia, Sara Kelany, hanno presentato i propri documenti d’identità accelerando così l’iter per l’identificazione e l’eventuale rimpatrio: “in attesa che la Corte di giustizia europea si pronunci sul nodo dei Paesi sicuri, la Cassazione è stata molto chiara: spetta al governo e non ai magistrati stilare la lista dei Paesi sicuri – ricorda Kelany - Sarebbe quindi quantomeno singolare che nei prossimi giorni ci siano delle sentenze che dicano esattamente il contrario”.
In coincidenza con l’arrivo della Cassiopea, oggi in Albania arriva anche la missione del Tavolo Asilo Immigrazione, rete della società civile impegnata nella promozione e difesa dei diritti delle persone migranti, che ha deciso di tornare nei centri di Shëngjin e Gjadër per monitorare il rispetto delle procedure e verificare le condizioni materiali di trattenimento: il Tai denuncia proprio il fatto che il Governo “sta nuovamente sperimentando il modello albanese con fini puramente propagandistici da un lato, e innalzando lo scontro con la magistratura dall’altro, senza attendere la pronuncia della Corte di Giustizia europea per proseguire le operazioni. Chiediamo al Governo chiarimenti su come le persone possano parlare con un avvocato di loro fiducia, sia in fase di preparazione che di audizione con la Commissione e poi anche in fase di eventuale convalida del trattenimento”.
(SIS)
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