La Russia è pronta a negoziare per porre fine al conflitto in Ucraina, ma no al dialogo diretto con Volodymyr Zelensky. Così ieri sera il presidente russo Vladimir Putin intervistato sulla tv di Stato. Il leader del Cremlino ha però specificato di non vedere alcuna “volontà” da parte di Kiev all’avvio dei negoziati e ha ancora una volta sottolineato di considerare “illegittimo” il suo omologo ucraino, che non sarebbe più legittimato da un regolare voto popolare. Putin, come già diverse volte negli ultimi mesi, ha ripetuto che “il mandato di Zelensky è scaduto, ma la legge ucraina vieta lo svolgimento di qualsiasi elezione finché resta in vigore la legge marziale”, che è stata decretata dall’inizio dell’offensiva russa nel febbraio 2022. Il presidente russo ha aggiunto che anche eventuali negoziati sarebbero dunque “illegittimi” se si svolgessero ora, citando un decreto di Zelensky, ratificato nell’ottobre 2022, che esclude qualsiasi negoziato finché Putin sarà al potere. Il leader del Cremlino ritiene tuttavia che sia ancora possibile trovare “un mezzo legale” per avviare i colloqui, se Kiev lo desiderasse veramente. Ma “Per il momento non vediamo un simile desiderio”, ha detto, dicendosi comunque fiducioso del fatto che il conflitto possa concludersi molto rapidamente senza l'aiuto occidentale. “Non dureranno un mese se finiscono i soldi e, in generale, le munizioni. Sarebbe tutto finito nel giro di un mese e mezzo o due mesi”, ha dichiarato.
ZELENSKY. La risposta di Zelensky non si è fatta attendere. “Oggi – ha dichiarato in serata il leader ucraino sui social - Putin ha confermato ancora una volta che ha paura dei negoziati, che ha paura dei leader forti e che sta facendo tutto il possibile per prolungare la guerra. Nel 2014 – ha aggiunto Zelensky - la Russia ha lanciato una guerra ibrida contro l’Ucraina, che si è trasformata in un’invasione su vasta scala nel 2022. Oggi c’è la possibilità di raggiungere una vera pace, ma è Putin che sta facendo tutto ciò che è in suo potere per continuare la guerra”. Secondo Zelensky il vero scopo di Mosca, che continua a “perpetrare massacri su larga scala” sarebbe quello di far scattare una tregua “per continuare i suoi attacchi ibridi preparandosi nel frattempo per un’altra massiccia invasione. I leader mondiali devono imparare dagli errori degli anni passati, così come da quelli di coloro che non sono più sulla scena internazionale”, ha affermato.
USA-UE. Intanto, Bruxelles e Washington hanno concordato sulla necessità di mantenere la “massima pressione” su Mosca, nel corso della prima telefonata tra il capo della diplomazia Ue, Kaja Kallas, e il segretario di Stato americano, Marco Rubio. Questo primo contatto è giunto dopo le ripetute minacce di Donald Trump riguardo al commercio e alla difesa. Da parte sua, l’UE ha proposto di tassare ulteriormente i prodotti agricoli russi al fine di “indebolire” una fonte di entrate che in parte va a finanziare la guerra contro l’Ucraina. Queste tasse si aggiungerebbero a quelle imposte dall'Ue in primavera che hanno colpito in particolare i cereali e i semi oleosi russi, nonché i loro prodotti derivati.
GUERRA DI DRONI. Venendo alla situazione sul campo, fa senz’altro notizia il massiccio raid di droni lanciato dall’Ucraina sul territorio russo. Ben centoquattro velivoli senza pilota sono stati abbattuti durante la notte in nove regioni russe, ha annunciato questa mattina il ministero della Difesa di Mosca. Si tratta di uno dei più grandi attacchi ucraini dall’inizio del conflitto. Quarantasette droni sono stati intercettati solo nella regione di Kursk, dove l’esercito ucraino controlla diverse centinaia di chilometri quadrati da quando ha lanciato l’offensiva a sorpresa in agosto. Nella regione di Belgorod, dove secondo il ministero della Difesa russo sono stati abbattuti quattro droni ucraini, secondo il governatore regionale Vyacheslav Gladkov un civile è rimasto ferito ed è stato ricoverato in ospedale. A Ktsovo, nella regione di Nizhny Novgorod, i detriti dei droni hanno causato un incendio in una raffineria, secondo le autorità e i media locali. “I vigili del fuoco stanno combattendo l’incendio. Secondo le prime informazioni nessuno è rimasto ferito", scrive su Telegram Gleb Nikitin, governatore della regione. Undici droni sono stati intercettati anche nella regione di Smolensk, compreso uno "durante un tentativo di attacco a un impianto nucleare" che non ha causato alcun danno, secondo il governatore Vassili Anokhine.
Dall’altra parte del fronte, il lancio di un missile balistico russo Iskander-M ha causato la morte nella serata di ieri di due dipendenti di un'azienda alimentare nella città di Mykolaiv. Lo ha reso noto Vitali Kim , capo dell'amministrazione militare dell'oblast' omonimo, nel sud dell'Ucraina. Le vittime avevano 54 e 56 anni. (29 GEN - deg)
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