Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che incontrerà questa mattina il primo ministro canadese dimissionario, Justin Trudeau, nonché il governo messicano, dopo aver imposto il 25% di dazi doganali sui prodotti provenienti da entrambi i paesi. Incontrando i giornalisti al suo rientro a Washington da un viaggio in Florida, l’inquilino della Casa Bianca ha però causticamente anticipato di non aspettarsi “niente di serio” da parte di questi interlocutori. Il Tycoon ha quindi avvertito il Canada di essere pronto ad aumentare ulteriormente i dazi doganali se il vicino settentrionale degli Stati Uniti metterà in atto la “rappresaglia” annunciata dell’imposizione di dazi del 25% sui prodotti statunitensi per un valore complessivo di 155 miliardi di dollari canadesi (102 miliardi di euro), a partire da domani, con un primo lotto di prodotti del valore di 30 miliardi di dollari canadesi.
"Il Canada – ha detto Trump – è stato molto violento nei confronti degli Stati Uniti per molti anni. Non permettono alle nostre banche di operare come dovrebbero sul loro territorio e questo è abbastanza sorprendente. Se abbiamo una banca statunitense, non le permettono di entrare". Inoltre, ha aggiunto il Tycoon, "Il Canada è stato molto violento” sul fronte della politica energetica e in aggiunta “non permette l'ingresso dei nostri prodotti agricoli, non permette l'ingresso di molte cose. E permettiamo che tutto entri” negli Usa “come una strada a senso unico”. Trump ha anche affermato che gli Stati Uniti sovvenzionano il Canada "per circa 200 miliardi di dollari all'anno". "E per cosa? Cosa ne ricaviamo? Non ne ricaviamo niente", ha aggiunto. "Amo la gente del Canada. Non sono d'accordo con la leadership del Canada” ma “succederà qualcosa".
Il presidente americano ha inoltre affermato che imporrà "sicuramente" tariffe all'Unione Europea, con la quale gli Stati Uniti hanno un deficit commerciale di 300 miliardi di dollari. "Non ci prendono le auto, non ci prendono i prodotti agricoli, non ci prendono quasi niente", ha detto Trump. "E noi gli prendiamo tutto. Milioni di auto, enormi quantità di cibo e prodotti agricoli. Quindi il Regno Unito è decisamente fuori linea, lo vediamo, ma anche l'Unione Europea è davvero fuori linea". Fervido sostenitore dei dazi, Trump ha sempre cercato di tranquillizzare i critici a tale “arma” commerciale sostenendo che il loro impatto colpirebbe gli esportatori stranieri, senza essere trasferito sui consumatori americani, contraddicendo il parere di quasi tutti gli esperti. Stamattina, tuttavia, il presidente ha ammesso per la prima volta, in una serie di post pubblicati sul suo social network Truth Social, che le aziende e i consumatori americani potrebbero "soffrire" le conseguenze di tali misure. "Questa sarà la nuova età dell'oro per gli Stati Uniti!" Farà male? Sì, forse. E forse no. Ma renderemo di nuovo grande l'America e ne varrà la pena ", ha scritto Trump a caratteri cubitali in uno di questi messaggi. (3 FEB - DEG)
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