Il ministro della Giustizia Carlo Nordio e quello dell’Interno Matteo Piantedosi riferiranno domani alla Camera, a partire dalle 12.15, sulla vicenda Almasri. La decisione emersa dall’attesissima capigruppo di Montecitorio trova una quadra parziale rispetto alle richieste delle opposizioni, che insistevano invece
perché l’informativa fosse tenuta dalla premier Giorgia Meloni in persona. E non ci sarà la diretta televisiva sulla Rai, come invece richiesto dal centrosinistra, perché sulla richiesta è mancata l’unaninimità. “Il governo non scappa dal Parlamento, avevamo già dato questa disponibilità” all’informativa di Nordio e Piantedosi “avevamo chiesto una piccola sospensione temporale per la necessità di approfondire naturalmente quello che era successo, un fatto clamoroso, l’informativa di garanzia. Quindi non c'era nessuna volontà di datori di rimandare le richieste del Parlamento. Sono due ministri molto importanti, per cui credo che siano in grado di dare risposte adeguate, sicuramente informate a tutto quello che il Parlamento chiederà” spiega il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Ma come detto la soddisfazione è parziale per Pd, M5S, AVS e Più Europa. “Meloni continua a scappare dal Parlamento. L'informativa dei ministri Nordio e
Piantedosi era il minimo dovuto a fronte del fatto che la scorsa settimana è stata annullata. Ma non capiamo per quale motivo, essendo lei nelle stesse condizioni dei suoi ministri, rifiuti di venire in Parlamento e spiegare ad esempio quali sono le ragioni di sicurezza, il motivo per cui non ha posto il segreto di Stato” tuona Chiara Braga, del Partito democratico. E Luana Zanella ritiene che “il fatto di non aver concesso la diretta sia scandaloso perché il paese è stato inondato di notizie, di affermazioni, di tanti input e invece nella sede ufficiale, nella sede istituzionale, secondo noi ci doveva essere una apertura del governo, in modo trasparente, istituzionalmente previsto e quindi la diretta sarebbe stato un dovere”. Secondo Riccardo Ricciardi del Movimento 5 Stelle “oggi emergono due cose: “che l'opposizione dura paga perché da che ci volevano mandare Ciriani la settimana scorsa, alla fine vengono Nordio e Piantedosi". E che Meloni invece "si nasconde dietro i suoi ministri".