Roma, 6 feb - Il giudizio complessivo del Partito democratico sul dl Cultura, “purtroppo è molto, molto deluso e deludente, perché un decreto dal titolo così ambizioso, quello del lancio del piano Olivetti, però mette in campo un piano dedicato alle aree interne, alle biblioteche, alla diffusione della cultura nelle aree più disagiate del del paese ma non riserva nessuna risorsa. E anche quelle poche misure importanti e meritevoli, penso alle risorse biennali per le biblioteche, non sono strutturali. Manca di fatto una visione”. Così Irene Manzi, capogruppo del Partito democratico in commissione Istruzione e Cultura alla Camera, sul dl Cultura che verrà approvato oggi a Montecitorio. “Noi confidavamo molto in questo provvedimento, era il primo decreto dedicato alla cultura del governo Meloni, dopo quasi tre anni di lavoro e in realtà però le grandi aspettative che il ministro Giuli aveva lanciato nel corso delle audizioni nelle commissioni all'inizio del suo mandato si sono infrante di fronte alla rigidità forze del Mef perché di risorse, salvo appunto eventuali unità di missione e dirigenziali che sono state istituite, ancora una volta siamo a zero. Se ne riparlerà, come sempre, domani”. Scongiurata per adesso, l'eliminazione dei pareri vincolanti delle Soprintendenze sui beni paesaggistici, ma rimane la preoccupazione, racconta Manzi. “In Commissione durante l'esame la scorsa settimana del provvedimento abbiamo assistito a un balletto, a un braccio di ferro tra il ministro Giuli e la Lega che aveva presentato l'emendamento, che non voleva ritirarlo nonostante inviti al ritiro, pareri contrari, riformulazioni. L'emendamento poi è stato ritirato, ma la Lega ha annunciato di voler presentare due proposte di legge alla Camera e al Senato dedicate proprio alla abolizione di quei pareri vincolanti delle sovraintendenze, trasformandoli appunto in non vincolanti. Attendiamo nella nostra commissione Cultura di sapere quando inizierà l'iter, perché sono convinta che la Lega reclamerà ovviamente anche questo scalpo a scapito delle sovrintendenze”.

(PO / Sis)