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Cpi, Boldrini: non dando sostegno l’Italia si mette all’angolo

Roma, 11 feb - L’assenza dell’Italia tra le firme del documento con cui 79 Paesi hanno criticato le sanzioni di Trump alla Corte penale internazionale è “assolutamente un discredito per il nostro paese, anche perché lo Statuto di Roma è stato firmato a Roma”. A dirlo è Laura Boldrini (Pd), presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, a margine della conferenza stampa con il giornalista palestinese Wael al-Dahdouh. “Tanti giuristi hanno lavorato allo statuto di Roma, dunque Italia ha una responsabilità aggiuntiva nel sostenere la Corte penale internazionale – ha aggiunto - Il fatto che il governo Meloni, invece, si metta all'angolo, non firmi quel documento che condanna le sanzioni di Trump, e lo fa insieme a Repubblica Ceca e Ungheria, dimostra come ci siamo ridotti. L'Italia, un paese fondatore dell'Unione europea, si mette all'angolo scegliendo di non collaborare con la giustizia internazionale. Ora l'alternativa qual è? – prosegue la deputata - Dare impunità assoluta ai criminali di guerra, a chi commette atti di genocidio, crimini contro l'umanità. Una scelta gravissima, scellerata, quindi noi siamo assolutamente critici. Peraltro io, insieme ad altri colleghi e colleghe, abbiamo visitato recentemente la Corte penale internazionale e i vertici della Corte ci avevano già detto a dicembre: Se passano queste sanzioni per noi è la fine, perché chiaramente non avremmo più l'agibilità necessaria. Ecco, le sanzioni sono state rimesse con un atto esecutivo da parte di Trump e finalmente c'è stata una qualche reazione. Ma l'Italia non sta nella parte giusta. E questo è veramente gravissimo”. (po/sis/mol)

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