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TRUMP, MANCUSO:
E’ ANTICRISTIANO

TRUMP, MANCUSO: <br> E’ ANTICRISTIANO

“Sarebbe rassicurante bollare il cristianesimo di Trump e Vance come una parodia. La questione è più sottile e preoccupate: è la rivitalizzazione di un'altra possibile forma di cristianesimo, quella che in Occidente avevamo superato con il Concilio Vaticano II”. Lo afferma il filosofo e teologo Vito Mancuso in una intervista a La Stampa. E della foto di Trump fotografato come Gesù nell'Ultima cena dice: “È una foto epocale, mi ha suscitato un'impressione così profonda che l'ho salvata sul computer. Segna un cambiamento di paradigma a livello religioso e politico. Il clero, incluso un sacerdote cattolico, fa da corte all'imperatore! È uno scatto sconvolgente che ci riprecipita al quarto secolo, all'epoca dell'imperatore Costantino e del suo successore Teodosio, i quali vollero e convocarono i primi concili ecumenici, a partire dal primo, quello di Nicea voluto da Costantino nel 325, esattamente 1700 anni fa, e poi quello di Costantinopoli voluto da Teodosio nel 381. L'anno prima Teodosio con l'Editto di Tessalonica aveva proclamato il cristianesimo religione di Stato. E da allora il legame tra potere politico e potere religioso è stato organico e continuativo, ha rappresentato il vero e proprio collante della società cristiana, pur con qualche frizione come la lotta per le investiture nei secoli medievali”, “ora in Vaticano c'è Papa Francesco che si oppone strenuamente a questa visione, ma dopo di lui chissà. Una cosa è sicura: pur essendo qualcosa che la storia della Chiesa e della teologia conosce bene, questa riduzione del cristianesimo a instrumentum regni è quanto di più anticristiano possa esserci. Gesù è stato condannato e crocifisso dal potere imperiale. È stato giustiziato con la pena capitale che l'Impero assegnava ai sediziosi, ai ribelli, colpevoli del crimine peggiore: il crimen laesae maiestatis. Gesù ha rappresentato l'esempio più radicale di opposizione ai poteri di questo mondo, e infatti venne fatto fuori da un'alleanza tra potere politico romano e potere religioso ebraico espressione degli interessi dell'aristocrazia sacerdotale. Ne viene che se c'è una cosa che il cristianesimo ha da offrire, nella misura in cui è fedele a Gesù, è proprio l'opposizione ai poteri di questo mondo. Se i cristiani diventano funzionali al potere tradiscono il senso specifico della loro fede”. (12 feb - red)

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