La sottosegretaria alla Difesa Isabella Rauti, a Vancouver per gli Invictus Games 2025, ha incontrato il ministro britannico per i veterani e il popolo Allistairs Carns. “Il colloquio è stato incentrato - ha dichiarato Rauti, che ha la delega allo sport e alle politiche sulla disabilità - sul ruolo dei veterani delle forze armate ai giochi ma più in generale sulla valorizzazione di chi ha servito la propria patria e sui meccanismi di inclusione sociale”. Rauti ha confermato la volontà dell’Italia di candidarsi come paese ospitante dell’edizione 2029 degli Invictus Games “forte anche delle infrastrutture che nel 2026 accoglieranno i Giochi olimpici e paralimpici di Milano-Cortina - ha spiegato Rauti - La candidatura dell’Italia è un obiettivo già enunciato nel 2023 in occasione della precedente edizione, a Dusseldorf, degli Invictus Games ma allora i tempi non erano maturi; ora vogliamo e possiamo costruire il percorso necessario, nella forte consapevolezza che le manifestazioni sportive e quelle paralimpiche in particolare sono motore di inclusione e moltiplicatore di valori di solidarietà e di fratellanza. Uno strumento per abbattere tutte le barriere: materiali e immateriali, fisiche e culturali come gli stereotipi ed i pregiudizi”. Durante il colloquio, Rauti ha ricordato che “l’Italia dal 2018 ha, presso il Celio di Roma , il Centro Veterani della Difesa (CVD) che offre assistenza sanitaria, supporto psicologico e percorsi di riabilitazione. E siamo tra i pochissimi Paesi, se non l’unico, che riconosce il diritto si militari che hanno riportato danni permanenti in servizio o per causa di servizio, di continuare ad indossare l’uniforme nel ‘Ruolo d’Onore’ e restare a far parte della Difesa”.
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