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SCHOLZ E MACRON:
NOI AL FIANCO DI KIEV

SCHOLZ E MACRON: <BR> NOI AL FIANCO DI KIEV

Dall’Europa si è levata in difesa di Zelensky, duramente attaccato da Trump, la voce del cancelliere tedesco, Olaf Scholz, per il quale “È semplicemente sbagliato e pericoloso negare la legittimità democratica del presidente Zelensky. Il fatto che nel mezzo di una guerra non possano essere tenute elezioni regolari è coerente con le disposizioni della Costituzione ucraina e delle leggi elettorali. Nessuno dovrebbe fingere il contrario”, ha detto il capo del governo tedesco alla rivista Spiegel. Il cancelliere ha ricordato che è stata la Russia di Vladimir Putin a dare inizio alla guerra in Ucraina: “L'Ucraina si difende da quasi tre anni da una spietata guerra di aggressione russa. Giorno dopo giorno”.  

Dello stesso avviso anche il presidente francese Emmanuel Macron, il quale dopo un primo mini-vertice informale tenutosi lunedì all'Eliseo con sette paesi europei, tra cui l’Italia, ha riunito ieri tramite videoconferenza diciannove capi di Stato e di governo dei paesi membri dell'Unione Europea o della NATO. “La posizione della Francia e dei suoi partner è chiara e unita. Vogliamo una pace duratura e solida in Ucraina”, ha ribadito Emmanuel Macron su X al termine dell'incontro. Erano presenti solo il presidente rumeno ad interim, Ilie Bolojan, e il primo ministro lussemburghese, Luc Frieden. Hanno partecipato alla riunione da remoto i capi di Stato e di governo dei tre Stati baltici, Cipro, Finlandia, Belgio, Bulgaria, Croazia, Grecia, Irlanda, Islanda, Portogallo, Svezia, Slovenia e Repubblica Ceca, così come il primo ministro canadese Justin Trudeau. (20 feb – deg)

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