Oggi i leader dei 27 Stati membri dell'Unione Europea si incontreranno in videoconferenza nel quale il presidente francese, Emmanuel Macron, riferirà dei risultati dell’incontro avuto con Trump a Washington. “Era necessario che il Presidente della Repubblica andasse” negli Usa per “esprimere un certo numero di aspettative che sono quelle degli europei”, ha dichiarato il ministro degli Affari esteri francese Jean-Noël Barrot, che ha accompagnato l’inquilino dell’Eliseo negli Usa lunedì. “Affinché la pace sia duratura, occorrono garanzie – ha aggiunto – e gli Stati Uniti saranno solidali” con la posizione europea, “e anche questo” data la svolta impressa alla diplomazia americana dall’amministrazione Trump, “non era scontato”, ha proseguito il capo della diplomazia francese per il quale alla Casa Bianca sono stati ottenuti “diversi risultati estremamente soddisfacenti”, quali la conferma che Trump incontrerà Zelensky e il fatto che il presidente degli Stati Uniti ha sottolineato la differenza “tra una tregua e una pace duratura”. Donald Trump “può costringere Putin a fare delle concessioni”, ha affermato ancora Barrot, sottolineando che la visita di lunedì ha segnato un “punto di svolta”. “La discussione continuerà. Era necessario partire da buone basi, ed è ciò che ha fatto il Presidente della Repubblica”.

Domani sarà la volta del premier britannico Keir Starmer di incontrare Trump con il quale, con pochi dubbi, insisterà sul fatto che qualsiasi "forza di rassicurazione" europea inviata a monitorare una tregua richiederà una "rete di sicurezza" americana sotto forma di copertura aerea. (26 FEB - deg)