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ZELENSKY: SOSTITUIRMI?
NON SARA’ FACILE

ZELENSKY: SOSTITUIRMI? <br> NON SARA’ FACILE

Considerato il sostegno dimostrato dall’Europa, “sostituirmi non sarà facile”. È giunta da Londra, dove ha preso parte ieri al summit dei leader europei indetto dal premier britannico Keir Starmer, la risposta del leader ucraino Volodymyr Zelensky al presidente americano Donald Trump la cui amministrazione ha ripetutamente richiesto nei giorni scorsi le sue dimissioni, arrivando a “metterlo alla gogna” in mondovisione venerdì scorso dalla Casa Bianca.  Parlando con la stampa britannica, il presidente ucraino ha deplorato il “format” mediatico adottato per rilanciare a livello globale il suo incontro con il presidente e il vicepresidente Usa. “I dialoghi franchi tra i partner sono importanti e costruttivi e devono aver luogo”, ha sottolineato Zelensky. Ma, ha aggiunto, “non è bene” che siano aperti a tutti perché altrimenti possono essere “sfruttati da chi non è amico”.

Zelensky ha quindi affermato che “per liberarsi di me, come vuole il Cremlino, non basterebbe indire delle elezioni. Dovrebbero anche impedirmi di candidarmi alle elezioni, il che sarebbe un po' più complicato”. Del resto, Zelensky ha ricordato di aver già messo sul piatto le proprie dimissioni in cambio dell’adesione dell’Ucraina alla NATO. “Se ci sarà l’ok al nostro ingresso nella NATO e la fine della guerra, vorrà dire che avrò compiuto la mia missione”, ha dichiarato nella serata di ieri incontrando i giornalisti.

Quindi, nella notte, il leader ucraino ha pubblicato un video in cui accoglie con favore “il chiaro sostegno da parte dell'Europa” e l’affermarsi di “un'unità ancora maggiore, un desiderio di cooperazione ancora più forte”. “Abbiamo bisogno di pace, non di una guerra senza fine”, ha aggiunto Zelensky. “Ecco perché affermiamo che le garanzie di sicurezza sono la chiave per raggiungere questo obiettivo”. In ogni caso, ha sottolineato, nel tentativo di non rompere del tutto i ponti con Washington, “Comprendiamo l'importanza dell'America e siamo grati per tutto il sostegno che abbiamo ricevuto dagli Stati Uniti”. “Nel prossimo futuro – ha detto inoltre – tutti noi in Europa definiremo le nostre posizioni comuni: i punti che dobbiamo raggiungere e quelli sui quali non possiamo scendere a compromessi. Queste posizioni saranno presentate ai nostri partner americani”.

Di fatto, dopo l'accesa discussione di venerdì a Washington, la Russia ha definito la visita del suo nemico a Washington come il definitivo “fallimento politico e diplomatico” della leadership ucraina. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha accusato il leader ucraino di essere “ossessionato dall’idea di continuare la guerra”, di essere “incapace di mostrare senso di responsabilità” e di “rifiutare la pace” con Mosca. (3 mar - deg)

(© 9Colonne - citare la fonte)