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direttore Paolo Pagliaro

FINE VITA, SI CERCA INTESA
PER LEGGE BIPARTISAN

FINE VITA, SI CERCA INTESA  <br> PER LEGGE BIPARTISAN

“L'appuntamento, a Palazzo Madama, è fissato ufficialmente a domani. Sarà l'occasione, è stato anticipato, per fornire ‘un'elaborazione dell'ascolto che c'è stato nelle sedute precedenti’ e per arrivare ad un testo scritto che abbia ‘la condivisione più ampia possibile’. Ma a sentire i membri che fanno parte del comitato ristretto sul fine vita, più che per tirare le fila, la riunione servirà soprattutto per sancire un nuovo ‘inizio’. Necessario dopo il varo, in Toscana, della prima legge regionale sul fine vita, e il conseguente effetto domino sulle altre Regioni, pronte ad accodarsi. Un fiume in piena che, anche il centrodestra, ora, pensa di arginare con una ‘legge nazionale’”. Lo si legge su Il Messaggero. “I disegni di legge sul fine vita, a ben guardare, non mancano. Sono cinque in totale i testi che da aprile scorso sono all'esame delle commissioni Giustizia e Affari sociali del Senato. E che da dicembre, dopo circa 95 audizioni - sono finiti al vaglio del gruppo di lavoro ristretto - istituito proprio su input delle due commissioni - per cercare una soluzione di compromesso. Nonostante ora ci sia, anche da parte della maggioranza, la ‘volontà’ di ‘fare passi avanti’, le opzioni sul tavolo non sono poche. Per fare un esempio: un conto, ragiona la senatrice leghista, Erika Stefani, «è sancire un'esimente di non punibilità per chi concorre al suicidio medicalmente assistito»; un altro, ‘decidere di regolamentare il fine vita’. Nel faccia a faccia di domani, i due relatori, Pierantonio Zanettin (FI) e Ignazio Zullo (FdI), dovrebbero gettare le basi per procedere a un nuovo testo unificato”, “non è detto, però, che con un testo alla mano, l'iter d'esame diventi in discesa. Anche perché, bisognerà capire se, al momento della presentazione degli emendamenti, i partiti lasceranno libertà di coscienza ai parlamentari o se, al contrario, verrà definita una linea. Tra i nodi da affrontare ci sono l'obiezione di coscienza, la composizione dei comitati etici, e le cure palliative”. (4 mar - red)

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