Ieri il presidente americano Donald Trump ha diramato un “ultimo avvertimento” ad Hamas affinché rilasci gli ostaggi ancora nelle sue mani, altrimenti “la popolazione di Gaza” rischierebbe “la morte”. “Alla popolazione di Gaza: vi attende un futuro luminoso, ma non se tenete degli ostaggi. Se tieni degli ostaggi, sei morto!” “Prendi una buona decisione”, ha scritto il Tycoon in un post pubblicato sul suo social network Truth. Se gli ostaggi non verranno rilasciati, ha aggiunto, “il prezzo sarà l'inferno”. Trump ha quindi affermato che invierà a “Israele tutto ciò di cui ha bisogno per finire il lavoro” a Gaza, sottolineando inoltre che “nessun membro di Hamas sarà al sicuro se non farà ciò che dico”, in un momento in cui la tregua nella Striscia sembra minacciata. L’inquilino della Casa Bianca ha ribadito che è giunto il momento per il governo guidato da Hamas di abbandonare l'enclave palestinese. “È ora di lasciare Gaza, finché è ancora possibile”, ha continuato, rivolgendosi ai leader del movimento islamista palestinese. “Questo è l’ultimo avvertimento!” ha concluso.

Le minacce del presidente americano, che ieri ha incontrato otto ostaggi liberati a Gaza, sono giunti nel giorno in cui gli Stati Uniti, così come Hamas, hanno confermato di aver avuto contatti diretti. Queste consultazioni senza precedenti hanno infranto una politica consolidata secondo cui gli Stati Uniti non debbano intrattenere colloqui diretti con gruppi considerati terroristi. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha confermato che l'inviato speciale degli Stati Uniti per gli ostaggi, Adam Boehler, è “coinvolto in queste trattative e ha l'autorità di parlare con chiunque”. Da parte sua, il capo della diplomazia a stelle e strisce, Marco Rubio, ha affermato che le minacce di Trump non sono da prendere sottogamba. “Non dice cose del genere se non le pensa davvero, come si può vedere in tutto il mondo. Se dice che farà qualcosa, la farà”, ha detto Rubio a Fox News. “Quindi è meglio che prendano la cosa sul serio”, ha aggiunto, rivolgendosi ad Hamas. (6 MAR - deg)