“Alcide de Gasperi ha detto: ‘Non abbiamo bisogno solo della pace tra noi, ma di costruire una difesa comune. Non si tratta di minacciare o conquistare, ma di scoraggiare qualsiasi attacco dall'esterno, guidato dall'odio contro un'Europa unita. Questo è il compito della nostra generazione’. Sono passati 70 anni, ma la nostra generazione si trova di fronte allo stesso identico compito. Perché la pace nella nostra Unione non può più essere data per scontata”. Cita lo statista italiano, tra i padri dell’Europa unita, la presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen, intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo in merito al programma Rearm Europe, che può mobilitare fino a 800 miliardi. “Stiamo affrontando una crisi di sicurezza europea – aggiunge - Ma sappiamo che è nella crisi che l'Europa è sempre stata costruita. Quindi, questo è il momento della pace attraverso la forza. Questo è il momento di una difesa comune. E al Consiglio europeo, ho visto un livello di consenso sulla difesa europea, che non è solo senza precedenti, ma era completamente impensabile solo poche settimane fa. C'è una nuova comprensione del fatto che dobbiamo pensare in modo diverso e agire di conseguenza. Abbiamo iniziato a mobilitare le enormi risorse dell'Europa. Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, sarà necessario più coraggio. E altre difficili scelte ci attendono”. “L'ordine di sicurezza europeo – sottolinea Von Der Leyen - viene scosso e tante delle nostre illusioni stanno andando in frantumi. Dopo la fine della Guerra fredda, alcuni credevano che la Russia potesse essere integrata nell'architettura economica e di sicurezza dell'Europa. Mentre altri speravano che potessimo contare indefinitamente sulla piena protezione dell'America. E così, abbiamo abbassato la guardia. Abbiamo tagliato la nostra spesa per la difesa da una media di routine di oltre il 3,5% a meno della metà. Pensavamo di godere di un dividendo di pace. Ma in realtà, stavamo solo gestendo un deficit di sicurezza. Il tempo delle illusioni è ormai finito. L'Europa è chiamata ad assumersi una maggiore responsabilità della propria difesa. Non in un futuro lontano, ma già oggi. Non con passi incrementali, ma con il coraggio che la situazione richiede. Abbiamo bisogno di un'impennata nella difesa europea. E ne abbiamo bisogno ora”. Secondo la presidente dell’esecutivo Ue “c'è l'urgente necessità di colmare le lacune nelle forniture militari dell'Ucraina e di fornire all'Ucraina solide garanzie di sicurezza. Ma questo momento di resa dei conti non riguarda solo l'Ucraina. Riguarda tutta l'Europa e la sicurezza del nostro intero continente. Putin ha dimostrato più e più volte di essere un vicino ostile. Non ci si può fidare di lui, lo si può solo scoraggiare”. Von Der Leyen interviene anche in merito ai fondi di coesione, precisando: “Questa è una possibilità che stiamo offrendo agli Stati membri, che avranno la possibilità di reindirizzare parte dei loro fondi non impegnati a progetti legati alla difesa. Potrebbe trattarsi di infrastrutture o ricerca e sviluppo. Sarebbe volontario, per coloro che vogliono fare un ulteriore sforzo. Spetterà al Parlamento e al Consiglio decidere su questa opzione aggiuntiva”. “Insieme – conclude - abbiamo le dimensioni per scoraggiare qualsiasi paese ostile. Abbiamo il potere economico. E ora, finalmente, abbiamo anche la volontà politica”.
PROTESTE M5S. Proteste da parte degli europarlamentari pentastellati, fuori e dentro l’aula. A Strasburgo presente anche il presidente M5S Giuseppe Conte: "Non diciamo sciocchezze: non è vero che in Europa investiamo meno comparativamente alla Russia: oggi Von Der Leyen ha ripetuto questa sciocchezza. Non investiamo meno, investiamo peggio ma con il riarmo andremmo a investire in modo pessimo. Se in questo momento ci fossero dei governanti seri dovrebbero ritrovarsi settimane, mesi, quel che occorre e tirar fuori un serio progetto di difesa comune, che significa coordinamento degli acquisti, strategie integrate, un’unità di comando che non vorranno mai raggiungere”. “Stiamo andando verso un’escalation militare – aggiunge l’ex premier – oggi Von Der Leyen e i nostri governanti ci portano in una prospettiva di guerra”. “La presidente Von der Leyen verrà ricordata come quella che ha tradito i valori e la democrazia. L’Europa senza pace è morta. Per questo lascio nei banchi della Commissione la bandiera europea cucita con quella della pace. Per non dimenticarlo mai”: con queste parole Danilo Della Valle, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, consegna in aula nel banco vuoto occupato in precedenza da Ursula Von der Leyen una bandiera europea cucita con quella della pace. (Roc)
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