Roma, 13 mar - Quello della ‘tornanza’ è un fenomeno che va avanti da un po di tempo in Italia, un fenomeno silente che non è stato ancora mappato e contestualizzato. Si tratta di professionisti, imprenditori italiani che hanno maturato esperienza fuori regione o all'estero e hanno deciso, ad un certo punto, di tornare nei luoghi d'origine per restituire qualcosa al proprio territorio, investendo in nuove forme di impresa, spesso anche con l'innovazione tecnologica, in nuove forme di attività culturali per rigenerare il proprio territorio”. Così Laura Orrico, deputata del Movimento 5 Stelle, presentando alla Camera quello che è pensato come “un percorso per redigere insieme ai ‘tornanti’ e insieme ai rappresentanti istituzionali, una proposta di legge che fornisca misure e strumenti per dare a questo fenomeno un contesto normativo. E anche la possibilità di essere messo a fattor comune per rigenerare i nostri territori, in particolare le aree interne”. In un periodo in cui si parla spesso della libertà di rimanere nel proprio luogo di nascita, c'è anche la libertà di poter tornare. “Purtroppo l'Italia è tra quei paesi che non solo vive il calo demografico dovuto alla bassa natalità, ma anche per il fatto che tantissimi giovani decidono di andare via. Il Sud Italia negli ultimi anni ha vissuto uno spopolamento pari al 50%. Questo che significa? Significa che purtroppo le giovani generazioni non hanno la libertà di scegliere. Andare via è spesso una costrizione. Può diventare un'opportunità occasionale, lo abbiamo visto durante la pandemia lo smart working in cui i borghi sono diventati il luogo prediletto”. Secondo Orrico “quello che dobbiamo fare in questo Paese è dare il diritto di poter scegliere e per farlo la politica si deve muovere e deve costruire un quadro normativo che consenta alle persone liberamente di decidere se restare o andare e poi tornare”. (PO / Sis)