Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu incontrerà il presidente degli Stati Uniti Donald Trump oggi alle 13 ora locale (le 19 in Italia), alla Casa Bianca, ha comunicato nella serata di ieri il suo ufficio. Si prevede che i due leader discuteranno dei nuovi dazi imposti da Trump a Israele, dei colloqui con Hamas sulla presa di ostaggi, delle potenziali tensioni tra Israele e Turchia in Siria e “degli sforzi per scoraggiare l'Iran e la sua rete di procuratori”. A tale proposito, va sottolineato che proprio ieri il ministro della Difesa dello Stato ebraico, Israel Katz, ha rivelato un documento di intelligence secondo il quale i leader di Hamas Yahya Sinwar e Muhammad Deif, inviarono una lettera al comandante della Forza Quds dell'IRGC iraniana, Esmail Qaani, nel giugno 2021, chiedendo sostegno ai piani del gruppo terroristico di “invadere Israele”, piano che sarebbero stati all’origine – stando alla ricostruzione israeliana – dei fatti del 7 ottobre 2023.
“Presento qui per la prima volta un documento, trovato nei tunnel di alti funzionari di Hamas a Gaza, che dimostra una relazione diretta tra l'Iran e Yahya Sinwar e Muhammad Deif, come parte del sostegno dell'Iran al piano di Hamas per distruggere Israele”, ha affermato Katz. “Nel documento si chiede al comandante della Forza Quds del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie islamiche di trasferire 500 milioni di dollari per la distruzione dello Stato di Israele”, ha detto il rappresentante del governo di Tel Aviv. Il documento mostrerebbe che Hamas avrebbe chiesto all'Iran 20 milioni di dollari al mese per due anni, “per raggiungere questi grandi obiettivi, attraverso i quali cambieremo il volto del mondo”.
Intanto nella Striscia di Gaza non si arresta la strage di civili. Solo nella giornata di ieri, “Il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani dall'alba ammonta ad almeno 44, di cui 21 a Khan Younis”, oltre a decine di feriti, come ha dichiarato il portavoce della protezione civile nei territori palestinesi, Mahmoud Bassal. Da parte sua, l'aeronautica militare israeliana ha dichiarato di aver colpito più di 130 obiettivi nella Striscia di Gaza nel fine settimana. Secondo le IDF, gli attacchi del fine settimana hanno preso di mira agenti di Hamas e membri di altri gruppi terroristici, nonché infrastrutture, tra cui tunnel e centri di comando. Inoltre, l'IDF pubblica un video che mostra l'abbattimento di un drone lanciato contro Israele dallo Yemen dagli Houthi sostenuti dall'Iran venerdì sera. La clip mostra il drone intercettato da un elicottero dell'IAF.
Sempre ieri decine di migliaia di persone hanno manifestato a Rabat per denunciare il "massacro e lo sfollamento" dei palestinesi nella Striscia di Gaza. "Il popolo vuole la liberazione della Palestina ", hanno scandito i manifestanti, definendo il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu un "criminale ". Hanno anche chiesto di "togliere l'assedio" del territorio palestinese e di "mettere fine alla fame" degli abitanti di Gaza. Altri hanno chiesto "l'abolizione" della normalizzazione delle relazioni tra Israele e Marocco, che descrivono come "tradimento ". Questa normalizzazione dei legami tra i due paesi è stata formalizzata alla fine del 2020 nell'ambito dei cosiddetti Accordi di Abramo, conclusi sotto l'egida degli Stati Uniti. (7 apr - deg)
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