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'SPARTIRE L’UCRAINA COME
BERLINO DOPO IL 1945?'

'SPARTIRE L’UCRAINA COME <br>  BERLINO DOPO IL 1945?'

Ieri l'inviato statunitense Steve Witkoff ha incontrato Vladimir Putin a San Pietroburgo mentre Donald Trump esortava il presidente russo a "muoversi" per un cessate il fuoco in Ucraina.

Il Cremlino ha dichiarato che l'incontro è durato più di quattro ore e si è concentrato sugli "aspetti per una soluzione sull’Ucraina". I colloqui, i terzi di Witkoff con Putin quest'anno, sono stati descritti dall'inviato speciale Kirill Dmitriev come "produttivi".

Trump ha intanto scritto sui social media: "La Russia deve muoversi. Troppe persone stanno morendo, migliaia a settimana, in una guerra terribile e insensata".

Questo messaggio arriva mentre l'inviato di Trump per l'Ucraina, Keith Kellogg, ha negato di aver insinuato che il Paese possa essere diviso.

Il Times ha affermato infatti che, durante un'intervista con il giornale, Kellogg aveva proposto che le truppe britanniche e francesi potessero adottare zone di controllo nell'Ucraina occidentale come parte di una "forza di rassicurazione".

L'esercito russo, avrebbe suggerito, potrebbe quindi rimanere nell'Ucraina orientale occupata. "Si potrebbe quasi far sembrare quello che è successo a Berlino dopo la Seconda Guerra Mondiale",si legge sul Times.

Kellogg ha poi utilizzato i social media per affermare che l'articolo aveva "travisato" le sue affermazioni: "Stavo parlando di una forza di resilienza post-cessate il fuoco a sostegno della sovranità dell'Ucraina", ha scritto su X, aggiungendo: "Non mi riferivo a una spartizione dell'Ucraina".

Né la Casa Bianca né Kiev hanno reagito immediatamente ai commenti. La BBC ha chiesto al Times una risposta. (red)

(© 9Colonne - citare la fonte)