È di 34 morti accertati, tra cui due bambini e 117 feriti il bilancio, purtroppo quasi certamente destinato a crescere, del bombardamento russo di ieri sulla città di Sumy nell'Ucraina nordorientale, a poco più di 30 chilometri dal confine russo. La strage è avvenuta il giorno della Domenica delle Palme, che molti in Ucraina osservano, ed è uno dei più letali avvenuti in questa città, da più di tre anni sotto il fuoco costante delle forze di Mosca. L'attacco ha suscitato indignazione a livello mondiale ed è avvenuto mentre continuavano i tentativi per dar seguito ai colloqui per un cessate il fuoco. Appena sabato, infatti, il presidente americano Donald Trump aveva affermato che i negoziati tra Russia e Ucraina stavano “andando bene”. Il suo inviato speciale, Steve Witkoff, ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin a San Pietroburgo venerdì per discutere di non meglio specificati “aspetti della soluzione ucraina”.
Da Washington è però giunta una ferma condanna della carneficina di ieri. L'attacco della Russia a Sumy è stato “terribile”, ma gli Stati Uniti non avrebbero mai dovuto “permettere” all'Ucraina di ricevere miliardi di dollari in aiuti militari, ha affermato il presidente americano Donald Trump. “Penso che sia stato terribile, e mi è stato detto che i russi hanno commesso un errore, ma penso che sia una cosa orribile. Penso che l'intera guerra sia una cosa orribile e che sia iniziata è un abuso di potere”, ha detto Trump. Il tycoon ha inoltre aggiunto che “Questa è la guerra di Biden. Non è la mia guerra; sono qui da pochissimo tempo. Questa è una guerra che si è svolta sotto Biden. Gli ha dato miliardi e miliardi di dollari che non avrebbe mai dovuto dare”.
Da parte sua, l'inviato presidenziale speciale degli Stati Uniti per l'Ucraina ha affermato che l’accaduto evidenzia “il motivo per cui il presidente Trump sta lavorando duramente per porre fine a questa guerra”. “L'attacco di domenica delle Palme da parte delle forze russe contro obiettivi civili a Sumy trascende ogni limite di decenza”, ha scritto Keith Kellogg su X. “Come ex leader militare, capisco il concetto di attacchi mirati” e quello di Sumy – ha aggiunto - “è sbagliato”. Da parte sua, il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha descritto l’accaduto come “orribile” in una dichiarazione che riecheggia i commenti di Kellogg sugli sforzi degli Stati Uniti per risolvere la guerra.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha amaramente sottolineato che la comunità internazionale “non riesce a esercitare una pressione sufficiente sulla Russia”, il che “le consente di continuare ad attaccare le città ucraine senza timore. Questo venerdì – ha aggiunto - ha segnato esattamente un mese da quando la Russia ha respinto la proposta statunitense di un cessate il fuoco totale e incondizionato. Non hanno paura. Ecco perché continuano a lanciare missili balistici. Ecco perché ogni notte vengono lanciati quasi un centinaio di droni d'attacco, la maggior parte dei quali Shahed, che prendono di mira le città ucraine”.
In risposta all'attacco, i leader europei, tra cui il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il primo ministro italiano Giorgia Maloni e il presidente francese Emmanuel Macron, hanno messo in dubbio l'impegno della Russia nei negoziati di pace. “Nel giorno sacro della Domenica delle Palme, a Sumy si è consumato un altro orribile e vile attacco russo, che ha causato ancora una volta vittime civili innocenti, tra cui purtroppo anche bambini – ha scritto Meloni su X -. Condanno con fermezza queste violenze inaccettabili, che contraddicono ogni reale impegno di pace, promosso dal Presidente Trump e sostenuto convintamente dall’Italia, insieme all’Europa e agli altri partner internazionali. Esprimo il mio più sincero cordoglio per le vittime, alle loro famiglie e a tutto il popolo ucraino. Continueremo a lavorare per fermare questa barbarie”.
“Oggi la Russia ha deciso ancora una volta di continuare la sua ingiustificata guerra di aggressione contro l'Ucraina, colpendo civili innocenti a Sumy. Esprimiamo solidarietà alle famiglie delle vittime e dei feriti in questo brutale attacco”, ha scritto il primo ministro canadese Mark Carney su X. Carney ha sottolineato che “l'Ucraina ha dimostrato il suo impegno per la pace e la Russia deve ora accettare un cessate il fuoco immediato”. “Il Canada sostiene l'Ucraina nella sua lotta per la libertà, la pace e la sicurezza: oggi, domani e sempre”, ha osservato il primo ministro.
L'attacco ha preso di mira edifici civili in città, con i danni peggiori inflitti al Centro Congressi dell'Università Statale di Sumy e ad altri edifici universitari, causandone il crollo. L'edificio del Centro Congressi dell'università ospita una biblioteca e spazi per eventi per studenti e comunità. Nell’attacco è stata massacrata anche un’intera famiglia. “Il personale docente, il personale e gli studenti del liceo sono profondamente addolorati per la tragica scomparsa dello studente Maksym Martynenko e dei suoi genitori. Siamo profondamente addolorati per la notizia di oggi”, si legge in un post del liceo Starosilsky.
Anche edifici residenziali, una chiesa, negozi e attività commerciali hanno subito danni. Inoltre un autobus in transito è stato completamente distrutto nell’attacco – che sarebbe stato compiuto con due missili Iskander – e tutti i passeggeri avrebbero perso la vita. Il responsabile dell'ufficio stampa dell'amministrazione locale di Sumy ha dichiarato al Kyiv Independent che un totale di 48 edifici sono stati danneggiati nell'attacco, tra cui 28 edifici residenziali. Al momento delle devastanti deflagrazioni il centro città era gremito di persone molte delle quali erano intente a recarsi alle celebrazioni religiose.
Secondo il capo dell'ufficio presidenziale Andriy Yermak l’attacco sarebbe stato condotto con due missili carichi di munizioni “a grappolo” proprio per causare il maggior numero possibile di vittime civili. "Un missile con munizioni a grappolo è ciò che i russi usano per uccidere il maggior numero possibile di civili. L'attacco alla città di Sumy è un bombardamento deliberato di civili", ha sottolineato Yermak.
Su Telegram, il capo dell'intelligence militare ucraina (HUR), il generale Kyrylo Budanov, ha affermato che la Russia ha utilizzato "due missili balistici Iskander-M/KN-23" contro Sumy. Ha accusato la 112ª e la 448ª brigata missilistica russa, dislocate nelle regioni di Voronezh e Kursk, di aver condotto l'attacco e ha chiesto la punizione dei “criminali di guerra”: “Coloro che danno gli ordini e coloro che lanciano i missili”. “Molte persone si sono recate in chiesa la domenica delle Palme, alcune stavano tornando a casa dalle funzioni religiose”, ha aggiunto Budanov.
In una dichiarazione sui social, le forze armate di Kiev hanno inoltre “giurato vendetta”. “La Russia sta dimostrando ancora una volta di non cercare la pace. Il suo obiettivo è seminare la paura. Ma la Russia incontrerà solo la nostra furia e un'inevitabile rappresaglia. La nostra risposta sarà severa. Distruggeremo gli occupanti, le loro installazioni militari, le loro armi e il loro equipaggiamento, ovunque si trovino. I crimini di guerra russi sono imprescrittibili. I colpevoli devono essere assicurati alla giustizia”. L'esercito ucraino ha aggiunto che “non essendo riuscito a ottenere un successo strategico sul campo di battaglia, la Russia sta ancora una volta ricorrendo alle sue solite tattiche: prendere di mira i civili e violare gravemente il diritto internazionale, nonché le leggi e le consuetudini di guerra”. (14 APR - deg)
(© 9Colonne - citare la fonte)