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MACRON INSISTE:
RICONOSCERE PALESTINA

MACRON INSISTE: <BR> RICONOSCERE PALESTINA

Il presidente francese Emmanuel Macron ha ribadito anche ieri di voler lanciare una “serie di riconoscimenti” di uno Stato palestinese e di Israele, nel corso della conferenza delle Nazioni Unite che la Francia presiederà insieme all'Arabia Saudita a giugno a New York. “Quello che vogliamo innescare è una serie di altri riconoscimenti dello stato palestinese ma anche il riconoscimento di Israele da parte di Stati che oggi non lo riconoscono”, ha detto durante una visita a una mostra dedicata a Gaza presso l'Istituto del mondo arabo, aggiungendo che avrebbe discusso di questo argomento proprio quest’oggi con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Domenica, però, quest’ultimo ha affermato che l’inquilino dell’Eliseo starebbe commettendo un "grave errore" promuovendo l'idea di uno Stato palestinese e ha affermato che Israele non ha “lezioni morali” da ricevere dalla Francia.

Intanto ieri pomeriggio il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa ha incontrato i ministri dei 27 Stati membri dell’Ue per fare il punto della situazione. Al termine dell'incontro, l'Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Kaja Kallas, si è detta “molto preoccupata per il peggioramento della situazione” nell’enclave assediata, chiedendo nuovamente la ripresa dei negoziati, “l'unico modo per porre fine alle sofferenze di entrambe le parti”. Diversi ministri europei hanno chiesto il ripristino del cessate il fuoco a Gaza, dove la situazione continua a peggiorare, come ha ribadito anche l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA), secondo il quale la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza è “probabilmente la peggiore da quando sono iniziate le ostilità, diciotto mesi fa”. Secondo una nota diffusa oggi, l’OCHA, gli ultimi attraversamenti autorizzati per i rifornimenti risalgono a un mese e mezzo fa, “l'interruzione più lunga fino ad oggi”. “A causa della chiusura dei valichi di frontiera, rafforzata dalle restrizioni all'interno di Gaza, la carenza di rifornimenti ha costretto le autorità a razionare e ridurre le consegne”, ha denunciato l'organizzazione. (15 apr - deg)

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