In foto: Il Papa, in visita ad Asti nel 2022, riceve la cittadinanza onoraria dal sindaco della città. Credit: Vatican News
Portacomaro, aprile 2005: un cardinale argentino arriva in un piccolo borgo alle porte di Asti per visitare i luoghi di origine della sua famiglia. Raccoglie un pugno di terra da portare con sé, la stessa che ha visto nascere e crescere i suoi avi. Quel cardinale argentino era Jorge Mario Bergoglio, destinato, 8 anni dopo, a diventare Papa Francesco, il primo Pontefice nato in America latina. La famiglia di Bergoglio – morto questa mattina nella sua residenza di Santa Marta - fu una delle tante che nell'Ottocento lasciarono il Piemonte in cerca di fortuna per le lontane Americhe, verso “la fine del mondo”, come disse Francesco affacciandosi da Piazza San Pietro nel suo primo discorso da Papa nel marzo 2013. Il bisnonno nacque a Portacomaro ed ebbe sei figli, tra cui Giovanni Angelo Bergoglio, il nonno di Jorge Mario, il quale si spostò dalla provincia di Asti a Torino dove trovò lavoro e amore. Nel capoluogo piemontese i nonni di Papa Francesco diedero alla luce un maschio, futuro padre di Bergoglio. Negli archivi della parrocchia di San Bartolomeo a Portacomaro sono conservati i certificati di battesimo del nonno Giovanni Bergoglio (1884), che emigrò a Torino nel 1906 e sposò Rosa Vassallo, nativa di Piana Crixia (Appennino ligure).
Il padre del Papa, Mario Bergoglio, nacque a Torino nel 1908, ma in seguito la famiglia tornò ad Asti dove risiedette prima di emigrare per l'Argentina nel 1929. Papa Francesco nacque nel 1936 a Buenos Aires, ma non ha mai dimenticato le sue origini piemontesi e ha sempre mantenuto contatti con i parenti, alcuni dei quali risiedono ancora nella casa di Portacomaro e Torino. Nel 2015, in visita proprio nel capoluogo piemontese, si emoziona recitando una poesia in dialetto: “Rassa Nostrana” gli era stata insegnata dall'amata nonna Rosa. “I miei nonni abitavano a 50 metri dalla nostra casa. Passavo tutta la giornata con loro e parlavano solo dialetto. Potrei dire che la mia lingua madre è il piemontese”, raccontò nel 2018 in un’intervista a TV2000. Nel 2022 il ritorno nella sua terra d’origine, in una visita dal sapore familiare: si recò ad Asti per incontrare i familiari in occasione del 90° compleanno di una sua cugina. “Da queste terre mio padre è partito per emigrare in Argentina e in queste terre, rese preziose da buoni prodotti del suolo e soprattutto dalla genuina laboriosità della gente, sono venuto a ritrovare il sapore delle radici”, disse in quell’occasione durante la Messa nella Cattedrale di Asti. Infine, il saluto in dialetto: “A la fame propri piasi’ encuntreve” (“Mi ha fatto piacere incontrarvi”). E l’augurio: “Ch’a staga bin! (“State bene!”). (sip - 21 apr)
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