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PASQUA, CHIESTO IL MARCHIO IGP
PER LA PASTIERA NAPOLETANA

PASQUA, CHIESTO IL MARCHIO IGP <br>PER LA PASTIERA NAPOLETANA

Avviare l’istruttoria ministeriale per il riconoscimento comunitario del marchio Igp (indicazione geografica protetta) per valorizzare, tutelare e promuovere il consumo della Pastiera Napoletana. Lo ribadisce il rappresentate della Consulta nazionale dell’Agricoltura, già delegato della Provincia di Napoli per il settore agricolo-agroalimentare, Rosario Lopa. La pastiera è un dolce che difficilmente manca sulle tavole dei napoletani a Pasqua. Simbolo della primavera, ha due ingredienti che la rendono inconfondibile: l'acqua di fiori d'arancio e il grano cotto. Si racconta che Maria Teresa D'Austria, consorte del re Ferdinando II di Borbone, soprannominata dai soldati la Regina che non sorride mai, cedendo alle insistenze del marito buontempone, famoso per la sua ghiottoneria, accondiscese ad assaggiare una fetta di Pastiera e non poté far a meno di sorridere, compiaciuta alla bonaria canzonatura del Re che sottolineava la sua evidente soddisfazione, nel gustare la specialità napoletana. Pare che a questo punto il Re esclamasse: Per far sorridere mia moglie ci voleva la Pastiera, ora dovrò aspettare la prossima Pasqua per vederla sorridere di nuovo. La sofisticata simbologia dei suoi ingredienti fondamentali è strettamente legata alla storia della civiltà che l'ha prodotta. (red – 29 mar)

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