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“Le ossa della principessa”, un caso per Alice Allevi

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

“Le ossa della principessa”, un caso per Alice Allevi

“LE OSSA DELLA PRINCIPESSA”, UN CASO DA RISOLVERE PER ALICE ALLEVI

Benvenuti nel grande Santuario delle Umiliazioni. Ossia l’istituto di medicina legale dove Alice Allevi fa di tutto per rovinare la propria carriera di specializzanda. Se è vero che gli amori non corrisposti sono i più strazianti, quello di Alice per la medicina legale li batte tutti. Sembrava quasi che la sua tormentata esistenza in istituto le avesse concesso una tregua, quanto bastava per provare a mettere ordine nella sua sempre più disastrata vita amorosa, ma ovviamente non era così. Ambra Negri della Valle, la bellissima, brillante, insopportabile e perfetta Ape Regina, è scomparsa. Difficile immaginare una collega più carogna di lei, sempre pronta a mettere Alice in cattiva luce con i superiori, come se non ci pensasse lei stessa a infilarsi nei guai, con tutti i pasticci che riesce a combinare. Per non parlare della storia di Ambra con Claudio Conforti, medico legale affermato e tanto splendido quanto perfido, il sogno proibito di ogni specializzanda, forse anche di Alice. Ma per quanto detesti Ambra, Alice non arriverebbe mai ad augurarle la morte. Così, quando dalla procura chiamano lei e Claudio chiedendo di andare a identificare un cadavere appena ritrovato in un campo, Alice teme il peggio. Non appena giunta sulla scena del ritrovamento, però, mille domande le si affollano in mente: a chi appartengono quelle povere ossa? E cosa ci fa una coroncina da principessa accanto al corpo? “Le ossa della principessa” (Longanesi, pp. 350, 17,60 euro) è il nuovo romanzo di Alessia Gazzola. (PO / Red)

SAVERIO TOMASELLA SPIEGA PERCHE’ “L'AMORE NON È MAI PER CASO”

Nell’epoca in cui comunicare sembra facile, grazie anche a internet, le relazioni amorose sono piuttosto divenute “il luogo delle più grandi difficoltà e delle più atroci sofferenze”. Alcuni si chiedono perché devono sempre lottare per costruire una relazione amorosa e perché vivono ripetutamente le stesse delusioni. Altri, stanchi di quello che considerano come un fallimento, si adattano alla solitudine perché non vogliono più stare male. Quali sono le cause di queste storie senza un domani? Saverio Tomasella, autore di “L'amore non è mai per caso” (Apogeo, pp. 144, 13 euro) dà risposta alle tante domande di aiuto di chi non riesce ad amare e a essere amato, offrendo molti spunti di riflessione sulle relazioni di coppia. Attraverso esempi e ritratti clinici, l’autore evidenzia le pareti impercettibili delle nostre prigioni interiori. Diffidenza, gelosia, avidità di sentimenti, paura dell’impegno o ricerca di perfezione spesso originano dai nostri schemi parentali o dalle storie del passato, e frenano gli amori che desideriamo vivere. Si tratta di fare sul serio, di guardare i propri difetti, di allontanare i pregiudizi e di vedere al di là delle apparenze. Si tratta di scoprire se stessi, per aprirsi realmente all’altro e rendere l’amore possibile. Non scegliamo a caso quelli che frequentiamo e che lasciamo venire a noi; non coltiviamo a caso i nostri amori vivi o morti, passati o futuri. “Aspetto di incontrare quello giusto”, “Senza passione, non è amore”, “Nessuno mi vuole”. Ecco le frasi che sentiamo o pronunciamo, le credenze alle quali ci attacchiamo, senza comprendere che rendono, molto spesso e malgrado la nostra volontà, l’amore impossibile. L’autore ci guida in un coinvolgente viaggio alla scoperta di ciò che ci ostacola nel costruire una vita amorosa appagante, solida e duratura. (Red)

“CASA RUGIATI”, LE MIGLIORI RICETTE DEL CUOCO DI LA7

"Non possiamo pensare bene, amare bene o dormire bene se prima non abbiamo mangiato bene". Con questa massima di Virginia Woolf, Simone Rugiati apre “Cuochi e fiamme”, il suo programma televisivo in onda su La7. Il cuoco dà così inizio alle danze, ovvero a un game-show che vede due concorrenti alle prese con i fornelli e una giuria spietatissima di critici gastronomici e non solo che soppesano sapori e battute. A tenere banco è la verve dello "chef-showman" che conduce il programma snocciolando trucchi e consigli del mestiere, ma soprattutto raccontando le sue ricette personali. Dopo il diploma presso l’istituto alberghiero e diversi corsi formativi in Italia e all’estero, il cuoco originario di Empoli ha iniziato a lavorare per la televisione, approdando nel 2010 alla conduzione del programma. Questo libro, “Casa Rugiati” (Rizzoli, pp. 144, 16,90 euro) raccoglie le ricette migliori dei piatti proposti nel corso delle puntate del programma televisivo, tutte ispirate alla "filosofia" di Simone: semplicità, facilità di esecuzione e gusto, perché a farla da protagonista è sempre la bontà degli ingredienti. (Red)

“NON MANGIARMI!”: PER TUTTI I BAMBINI CHE HANNO PAURA DEL BUIO

"È stato facile scrivere questo storia" afferma Margarita del Mazo, autrice del libro “Non mangiarmi!” (Logos, pp. 36, 14,95). "Mi è bastato ricordare di quando, da piccola, me ne stavo nascosta sotto le coperte e chiamavo mia madre, eroica spaventatrice di mostri e tenera guardiana dei miei sogni". Ispirandosi alla propria infanzia, dunque, l'autrice racconta l'universale paura del buio, resa tangibile dal rosso delle illustrazioni di Vitali Konstantinov, che con il colore dell'angoscia riempie tutte le pagine del libro in un susseguirsi di personaggi surreali dai tratti espressionisti. Matteo ha paura del buio, e ogni notte sogna un mostro che se lo vuole mangiare. I suoi incubi prendono forma in creature spaventose e ombre scure che popolano la sua cameretta. Ma lui, per timore di essere messo in ridicolo, tiene tutto dentro di sé e ricorre a trucchetti e mezzucci per non restare mai solo e dormire con il suo cane, il fratellino o la zia. Finché non trova la forza di parlarne con la madre, a cui confessa tutto, riuscendo a dire le fatidiche parole: "Ho paura". E grazie alla comprensione materna e alla sua presenza confortante, Matteo trova finalmente il coraggio di affrontare il mostro e di dirgliene quattro. Questo testo è per tutti i bambini che almeno una volta hanno provato queste sensazioni, per capire che non sono i soli e che non c'è nulla da vergognarsi. (PO / Red)

“IL CIELO DELLA TERZA NOTTE”, LE DUE VITE PARALLELE DI ERIC

Eric, docente universitario di writing e noto critico e traduttore, è un giovane intellettualeperfettamente realizzato dal punto di vista umano e professionale. Ma il pensiero di scrivere un romanzo diventa una vera e propria ossessione, che cresce di pari passo con la sua incapacità di realizzarlo, soprattutto per la mancanza di idee. Un inaspettato incontro dalle sfumature faustiane gli darà l'input per iniziare la sua opera. Ma dopo un po' di tempo, la stesura del romanzo inizierà tragicamente a intrecciarsi con la sua esistenza, costringendolo a vivere due vite parallele e simbiotiche, facendogli rischiare di perdere tutto quello che ha, soprattutto l'amore di sua moglie Lucrezia. In un susseguirsi di colpi di scena, in cui si mescolano sedute psicoterapeutiche e incontri magico-esoterici nella Torino contemporanea, si procede verso un finale, dove il protagonista di fronte al bivio ineluttabile della scelta, sarà costretto a risolvere una delle due esistenze perdendo inevitabilmente l'altra. Tutto questo è “Il cielo della terza notte” (Aeb, pp. 100, 16 euro) di Antonio Marangolo. (Red)

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