(2 apr) E’ stato in Cambogia, in Kossovo, in Rwanda, in Sudan, a Cuba, ad Haiti e in Giappone dopo il terremoto, in Israele e Palestina e in ogni scatto ha saputo trasmettere il senso di ogni suo viaggio, in ogni sua foto la storia di un paese e del suo popolo. E’ Paolo Pellegrin, il fotografo membro della prestigiosa agenzia Magnum Photos, vincitore di numerosi premi internazionali tra cui World Press Photo, Photographer of the Year e la Robert Capa Gold Medal. Uno dei suoi reportage di guerra, quello realizzato nel corso degli ultimi anni nei territori occupati, “Ritratti di gente di Gaza”, sarà in mostra dal 26 aprile al 26 ottobre a Tromso, in Norvegia, presso il Perspektivet Museum che ha organizzato l’esposizione con la collaborazione dell’Istituto italiano di cultura di Oslo. Dal 2000 Pellegrin ha documentato entrambi i lati del conflitto israelo-palestinese, ma quando è arrivato a Gaza, qualche mese dopo la conclusione dell’operazione Piombo fuso, ha trovato una zona in rovina con un altissimo numero di morti e feriti e ha deciso di raccontare le storie di quella popolazione martoriata, tornando diverse volte sul posto, dopo le prime foto scattate nel 2009. (Cle)

SCHEDA / PAOLO PELLEGRIN
Paolo Pellegrin è nato a Roma nel 1964 e attualmente vive a Londra. Prima di passare alla fotografia, ha studiato architettura. Dal 1991 al 2001 è stato rappresentato dall’agenzia VU a Parigi. Dopo essere stato legato al Magnum dal 2001, ne è diventato membro nel 2005 e ha lavorato per dieci anni per Newsweek. Ha fotografato anche molti leader di tutto il mondo, da Yasser Arafat a Muammar Gheddafi. E’ sua anche la famosa foto all’ex presidente del Consiglio Mario Monti pubblicata in copertina da Time. Il suo linguaggio, innovativo e moderno, ha lo scopo di contribuire alla memoria collettiva guardando il mondo direttamente negli occhi. Ha ricevuto una serie di premi, tra cui dieci premi dalla World Press Photo e molti premi quali Photographer of the Year, Leica Medal of Excellence, Oliver Rebbot, Hansel-Meith e Robert Capa Gold Medal. (La foto a Paolo Pellegrin è di Kathryn Cook)