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LIBRI, “ANDARSENE SOGNANDO”, L’EMIGRAZIONE IN MUSICA DI EUGENIO MARINO

Dai canti popolari a Titanic di Francesco De Gregori, da Comunista di Lucio Dalla alle reinterpretazioni di Giovanna Marini, da Mino Reitano a Luigi Tenco, cui fa riferimento Eugenio Marino nel titolo del suo libro: “Andarsene sognando. L’emigrazione nella canzone italiana” (Cosmo Iannone Editore), presentato lo scorso 14 gennaio alla Camera, è un testo che “parla delle canzoni ma non è sulle canzoni, le usa come strumento per parlare della storia del nostro Paese e della sua storia nella storia, quella della emigrazione” come spiega lo stesso autore. Già, ma perché proprio tramite le canzoni? “Perché la canzone, più della storiografia e degli altri generi letterari –spiega Marino – è quella che ha trattato meglio il fenomeno della migrazione”. Ecco allora l’idea: raccontare in 150 canzoni 150 anni di storia, quelli dell’Unità d’Italia festeggiati solo nel 2014 “in cui provo a mettere insieme tutti i generi”. Tentativo, quest’ultimo, molto apprezzato da Luigi Manconi, presidente della commissione Diritti Umani, secondo cui “Marino ha messo insieme materiali molto differenti l'uno dall'altro, con una intuizione molto felice che spazia dal canto popolare alla produzione di massa” perché entrambe hanno avuto un grande impatto sulla costruzione di un immaginario. Ricorda Manconi che “sono emigrati in 120 anni 60 milioni di italiani, di fatto evaporati dalla nostra storia nazionale, non presenti nella nostra memoria collettiva, e che invece avrebbero dovuto rappresentare il momento centrale di un'epica del sacrificio, di una avventura straordinaria dei nostri nonni che hanno attraversato il mondo e costruito società”. E questa, a proposito di diritti umani, “è forse una delle cause non minori della nostra incapacità di accogliere gli altri, facce simili alle nostre, di vedere in loro ciò che noi siamo stati”. A parlare di “Andarsene sognando” anche Gianni Cuperlo, che scorre le canzoni parlando di “un elenco in parte pubblico ma in parte familiare, privato, una storia che tocchi per mano” per esempio a Ellis Island, l’isola degli emigrati italiani, al largo di Manhattan. E a chi gli chiede se “Andarsene sognando” sia un libro “politico”, come dalla politica viene Marino, Cuperlo risponde che sì, “non c’è nulla di più politico di scrivere un libro in cui parli degli altri, in un tempo in cui i politici scrivono di se stessi. Ed è anche un libro di cronaca, in un periodo in cui c'è il rischio che possa di nuovo esplodere l'odio verso lo straniero. L'emigrazione – conclude Cuperlo - ci ha cambiato e ha cambiato il mondo, ma l’Europa è matrigna: le sue radici sono fondate sulla mescolanza” ma ancora, su rom e immigrati per esempio, non si comporta da vera genitrice.

IL LIBRO “Andarsene sognando. L’emigrazione nella canzone italiana” è uscito agli inizi di dicembre.  E’ una ricostruzione storica dell’Italia degli ultimi 150 anni attraverso la musica italiana che parla di emigrazione. Il libro, che dialoga con un suo sito internet - www.andarsenesognando.it - attraverso numerosi QRCode, è stato presentato ufficialmente il 7 dicembre a Roma, presso il Palazzo dei Congressi dell’EUR, nell’ambito della Fiera della piccola e media editoria “Più libri più liberi”. Eugenio Marino ricostruisce in questo libro la storia dell’emigrazione attraverso la canzone: il genere che probabilmente più della letteratura, della storiografia e della politica ha trattato il grande esodo italiano. E ci consegna un’opera utile, completa e trasversale a tutti i generi musicali, per riflettere e avvicinarsi con serietà e rigore alle nostre comunità nel mondo e a un tratto portante della nostra identità nazionale, qual è l’emigrazione. Dal canto popolare dei movimenti migratori interni di tipo stagionale “Me vo’ partì de qui, vo’ gi’n Maremma”, alle canzoni dei giovani “cervelli in fuga” nate e diffuse su YouTube, passando per le canzoni di lotta, leggere, gastronomiche e del cantautorato italiano: un excursus nella storia della canzone italiana e dell’emigrazione che ricostruisce e rintraccia gli snodi fondamentali e le svolte, richiamando alla mente i principali protagonisti storici e musicali. Ritroviamo l’ironia di Carosone, l’impegno politico di De Gregori, la rivoluzione della “scuola genovese”, la “profondità” dei De André e Guccini, fino a Caparezza, passando per Rino Gaetano, Dalla, Fossati e tanti altri. Nella sua puntuale ricerca, Marino concentra l’attenzione sui testi, valutandone contenuti, contesti, poeticità e stili e sottolineandone le trasformazioni sociali, musicali e linguistiche, gli influssi e le tradizioni, evidenziando prepotentemente ciò che lega il mondo della canzone a quello dell’emigrazione e, nell’ultima parte, dell’immigrazione.

 

LA COPERTINA La foto di copertina è una vignetta inedita disegnata da Sergio Staino appositamente per il libro. Il volume contiene anche una serie di contributi inediti di artisti, giornalisti, politici, scrittori e ricercatori: Pino Aprile, Giulio Terzi di Sant’Agata, Nino Pirito, Daniela Binello, Peppe Provenzano, Alessandra Longo, Livia Turco, Davide Van De Sfroos, Delfina Licata, Salvatore De Siena, Rodolfo Ricci, Kento (Farncesco Kento Carlo II), Dario Brunori, Giovanni Marasco, Francescomaria Tedesco, Chiara Geloni.

 

L’AUTORE Eugenio Marino è nato a Crotone nel 1973. Vive a Roma, dove è attualmente il Responsabile nazionale del Partito Democratico per gli italiani nel mondo e si occupa di emigrazione. Ha vissuto in Calabria fino alla maturità, per poi proseguire gli studi a Roma, dove si è laureato in lettere moderne con una tesi sui rapporti tra letteratura e canzone italiana d’autore, nello specifico su De André, Guccini e De Gregori. Dopo la laurea, ha conseguito un master in giornalismo e comunicazione pubblica, ha collaborato con agenzie stampa, giornali e portali internet su questioni di politica, cultura e musica e ha pubblicato uno studio su Roma nella canzone d’autore italiana per l’Istituto e la rivista di Studi Romani, uno studio su Comunicazione e diaspora per la Rivista italiana di comunicazione pubblica.

(15 gennaio 2015)

(© 9Colonne - citare la fonte)