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L’asteroide Balaton è binario:
le prime immagini arrivano da Siena

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L’asteroide Balaton è binario: <br> le prime immagini arrivano da Siena

(27 gennaio 2016) L’Osservatorio astronomico dell’Università di Siena è protagonista della scoperta della natura binaria dell’asteroide 2242 Balaton (il termine asteroide binario - o asteroide doppio - si riferisce a un sistema dove due asteroidi orbitano attorno ad un centro di gravità comune, come le stelle binarie). La conferma è arrivata nei giorni scorsi con il telegramma elettronico del Central Bureau for Astronomical Telegram dell'Unione astronomica internazionale: l’asteroide 2242 Balaton, intitolato al grande lago ungherese, scoperto a Budapest nel 1936 e le cui dimensioni sono stimate in circa 6 km di diametro, ha un satellite, un piccola luna di circa 1,5 km, di fatto un nuovo corpo del sistema solare che lo accompagna nel suo perenne viaggio intorno al Sole. Le prime immagini che hanno portato alla scoperta sono state raccolte da Alessandro Marchini, responsabile dell'Osservatorio universitario senese. Hanno collaborato agli approfondimenti successivi gli osservatori Dan Klinglesmith in New Mexico, Donald Pray in Massachusetts, San Marcello Pistoiese, Osservatorio della Val d’Aosta, mentre l’esperto Petr Pravec in Repubblica Ceca ha gestito l'analisi di tutte le osservazioni. (Red)


SCHEDA / L’OSSERVATORIO

Dalla passione per l'Astronomia nasce nel 2004 l'Osservatorio astronomico dell’Università degli Studi di Siena che, presso il complesso universitario di Porta Romana, raccoglie la strumentazione e le persone che negli anni ‘90 fondarono nel Chianti la prima struttura osservativa di ateneo. Si tratta di un luogo dove poter osservare, studiare e riflettere sui misteri dello spazio profondo, spesso celati all’occhio dell'uomo ma ben visibili con un’adeguata strumentazione. Grazie al contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, tra il 2010 e il 2012 tale strumentazione è stata sostanzialmente rinnovata. Attualmente l’Osservatorio è un laboratorio dove gli studenti universitari, ma anche quelli delle scuole superiori coinvolti nelle attività di orientamento, imparano a conoscere il cielo e ad usare gli strumenti e le più moderne tecnologie per il controllo remoto delle osservazioni e per l’acquisizione e l’analisi di immagini astronomiche.

(© 9Colonne - citare la fonte)