Porto - Il Museo Hydra ha partecipato alla conferenza internazionale della Rete globale dei musei dell'acqua che si è svolta a Porto: a intervenire il direttore Alessandro Capati che ha presentato le peculiarità del territorio ternano, in particolare della cascata delle Marmore, come esempio unico e millenario del rapporto tra umanità ed ambiente. È stata, inoltre, l’occasione per raccontare i nuovi obiettivi, come l’Ecomuseo Terre di Hydra ed il contratto di fiume del Basso Nera, che pongono il museo come esempio di progettualità anche all’interno del contesto internazionale del network. La conferenza, organizzata a Porto da "Aguas e Energia do Porto", ha affrontato il tema di come costruire la pace attraverso l'educazione alla sostenibilità idrica. L'acqua - è emerso durante la conferenza - richiede un'attenzione particolare, poiché trascende confini nazionali e culturali. In questi tempi di tumulto, con conflitti, inondazioni e siccità aggravati dalle variazioni climatiche, i musei dell’acqua in tutto il mondo riconnettono le persone all'acqua. La cooperazione nel settore idrico resta un punto fondamentale per ridurre i conflitti, ma anche la necessità di migliorare la mappatura del patrimonio idrico è stato al centro delle discussioni. Attualmente, molte risorse idriche e i relativi patrimoni (sia visibili che non visibili) vengono distrutti e sovrasfruttati. Poiché non poniamo più l'acqua al centro della nostra vita, è cruciale comprendere meglio tutti i patrimoni legati all'acqua per rimodellare le percezioni e sottolinearne l'importanza ecologica e culturale. (9colonne)