Budapest - Dalla diagnostica gamificata ai sistemi di sterilizzazione robotizzata, gli innovatori italiani si sono distinti alla finale dell'EIT Health InnoStars a Budapest, presentando soluzioni pronte a trasformare la cura dei pazienti. In competizione con 50 innovatori europei, i team italiani hanno messo in evidenza l'importanza dell'Italia nell'innovazione sanitaria, collaborando con leader del settore come Chiesi Group e SYNLAB Italia. EIT Health, parte dello European Institute of Innovation and Technology (EIT), supporta le start-up nei settori delle biotecnologie, della salute digitale e delle tecnologie mediche. Dal 2015, ha catalizzato oltre 2.950 start-up, attratto investimenti per 2,1 miliardi di euro e portato più di 110 soluzioni sul mercato. Gli InnoStars Awards hanno accelerato oltre 400 start-up in Europa centrale, orientale e meridionale. Il programma di quest’anno ha visto 39 start-up presentare le loro idee a una giuria di esperti. Le start-up italiane hanno brillato nell'Investment Track: Paperbox ha ottenuto il secondo posto con una piattaforma digitale per la diagnosi precoce dei disturbi del neurosviluppo, mentre Robota ha vinto il terzo posto con STER, un sistema di sterilizzazione robotica per strumenti chirurgici. Nel Validation Track, la ceca Lightly Technologies ha vinto per un dispositivo contro i farmaci contraffatti, e l'ucraina CheckEye ha ottenuto il primo posto con una piattaforma AI per lo screening di malattie croniche. Le start-up vincitrici hanno ricevuto 25.000 euro e opportunità di mentorship. “L’apprezzabile performance delle start-up italiane alla Grand Final di EIT Health InnoStars di quest'anno sottolinea il rapido sviluppo dell'ecosistema italiano dell'innovazione sanitaria”, ha dichiarato Chiara Maiorino, Ecosystem Lead per l'Italia di EIT Health InnoStars. (9colonne)