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La Croazia vuole “copiare” il modello garante degli animali del Piemonte

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La Croazia vuole “copiare” il modello garante degli animali del Piemonte

La Croazia studia, per replicarla, la figura del garante per i diritti animali, che il Piemonte ha istituito per prima in Italia. Il nostro modello, creato all’interno del Consiglio regionale, ha infatti suscitato l’interesse dell’Università di Rijeka (Fiume): accompagnate da Ilaria Riva, dell’Università degli Studi di Torino, dipartimento di giurisprudenza, le docenti Sandra Winkler e Sanja Barić, entrambe della facoltà di legge, hanno incontrato il garante Paolo Guiso. “Lo scopo è quello di conoscere da vicino questa figura istituzionale, per proporla a livello governativo in Croazia. Oggi è iniziato questo percorso” hanno spiegato. Guiso, nel dirsi onorato dell’attenzione ricevuta, si è soffermato sull’importanza del principio etico dei diritti animali: “L'ufficio del Garante è la naturale evoluzione della sensibilità della società verso le condizioni di mantenimento a vario titolo degli stessi animali. Ci relazioniamo con le pubbliche amministrazioni e con i cittadini per la tutela del diritto degli animali ad avere condizioni di vita rispettose del loro benessere, in sintonia con quanto previsto delle leggi”. Il Piemonte è stata la prima regione italiana a dotarsi del garante; oggi lo prevedono anche Campania e Sicilia ed esistono proposte di legge per istituirlo pure a livello nazionale. “In Croazia - hanno concluso Winkler e Barić - sono vigenti leggi che tutelano il benessere degli animali, rivolte più a quelli domestici e di affezione che a quelli selvatici, ma manca una figura istituzionale in grado di collaborare con le forze di polizia e con la magistratura, ma anche per promuovere iniziative legislative”. (9colonne)


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