New York - Pandemie, competizione mortale con superpotenze rivali, massiccia immigrazione e divisioni interne: queste sfide definirono l’Impero Romano nel terzo secolo, proprio come caratterizzano anche oggi l’Occidente moderno. Tuttavia, mentre Roma in Occidente alla fine “cadde” nel 476 d.C., in Oriente resistette per secoli, dimostrando che il declino può essere gestito e persino invertito quando le istituzioni rimangono resilienti e le società abbracciano il cambiamento. I sorprendenti parallelismi tra il declino (e la parziale caduta) dell’Impero Romano e le sfide affrontate dall’Occidente moderno ci ricordano che l’umanità spesso dimentica le lezioni del passato. Di come la Roma imperiale abbia affrontato queste crisi attraverso riforme, immigrazione e assimilazione, e vacillato quando ha dimenticato le lezioni che aveva imparato così dolorosamente, si parlerà durante l’incontro all’Istituto italiano di cultura di New York oggi alle 18 con Marco Cappelli, conduttore del noto podcast Storia d’Italia. Mentre l’Occidente affronta le sue sfide demografiche, economiche e politiche, la storia ci offre lezioni fondamentali: possiamo gestire il nostro declino ed evitare il collasso, come ha fatto Roma per così tanto tempo? Cosa rende una società resiliente? E cosa possiamo imparare dalla lotta di Roma per integrare nuovi popoli, mantenere istituzioni forti ed evitare le trappole del conflitto interno e della concorrenza esterna? Cappelli ne parlerà insieme alla giornalista e scrittrice Simona Siri e all’autore, economista e imprenditore specializzato in tecnologia e finanza urbana ed ex consigliere del sindaco di New York City, Gianluca Galletto. (9colonne)
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