Tra i cineasti apparsi in Italia a metà degli anni Sessanta, pochi sono ancora attivi oggi. Marco Bellocchio si rivela, a ragione, il maratoneta del cinema italiano: ad oltre ottant’anni è prolifico come non mai e allo stesso tempo offre il culmine, la sintesi di un cinema che lui stesso aveva plasmato sessant’anni prima. I suoi personaggi, spesso interpretati da attori straordinari, lottano di fronte a tormenti tanto psicologici quanto politici o sociali. Per celebrare la carriera del grande regista italiano, l’Istituto italiano di cultura di Montréal organizza, dal 12 gennaio al 3 febbraio alla Cinémathèque Québécoise, una retrospettiva dedicata ai suoi film e verrà presentata in anteprima in Québec “Esterno notte”, opera di cinque ore e secondo film del cineasta, dedicata al caso Aldo Moro. Il primo appuntamento sarà il 12 gennaio alle 17.30 con “Vincere” alla presenza di Pier Giorgio Bellocchio, figlio del regista. Il 13 gennaio, presente ancora Pier Giorgio Bellocchio, verranno proiettati alle 18 “Buongiorno, notte” e alle 20.30 “Marx può aspettare”. La rassegna proseguirà fino al 3 febbraio.
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