Bruxelles - Alchimia, astrologia, geomanzia, lettrismo, magia, ovvero quelle scienze tradizionalmente definite “occulte”, hanno rappresentato uno strumento essenziale e sofisticato con cui gli antichi hanno tentato di studiare e interpretare la natura. Le conoscenze e le osservazioni raccolte negli antichi testi sono infatti una parte integrante della storia della scienza e della tecnologia. Conosciamo però ancora poco dei complessi intrecci avvenuti nei secoli tra queste discipline, in particolare nel mondo tardo-antico, islamico e cristiano-orientale. A fare luce su questo affascinante e articolato insieme di pratiche sarà MOSAIC – Mapping Occult Sciences Across Islamicate Cultures, un nuovo grande progetto di ricerca Synergy finanziato con circa 9 milioni di euro dallo European Research Council. Ad aggiudicarsi questo ERC Synergy Grant all’Università di Bologna è stato Matteo Martelli, professore al dipartimento di Filosofia. Il progetto, che sarà realizzato in collaborazione con la Université Catholique de Louvain e la University Of South Carolina, e con la partecipazione della Universitat Autònoma de Barcelona, creerà una rete di collaborazioni internazionali e competenze sinergiche, formando una nuova generazione di studiosi altamente qualificati su queste fonti. Il gruppo di ricerca si metterà al lavoro per identificare, catalogare e interpretare un gran numero di fonti altamente tecniche sulle pratiche occulte del passato: il cuore di questo lavoro sperimentale si svolgerà presso l’Università di Bologna. Il patrimonio di testi e di pratiche che verrà alla luce sarà messo a disposizione con traduzioni ed edizioni critiche e raccontato con esposizioni ed eventi. Non solo: è in programma lo sviluppo di una serie di strumenti digitali per permettere di consultare il materiale riscoperto dagli studiosi e offrire una base di conoscenze da cui partire per continuare a sviluppare questi temi. (9colonne)
(© 9Colonne - citare la fonte)