La città di Buenos Aires ha compiuto ieri il primo grande passo verso la costruzione del primo museo interattivo dell’immigrazione italiana in Argentina, con la realizzazione della prima udienza pubblica presso il potere legislativo della Città Autonoma di Buenos Aires per la cessione dei terreni su cui si svilupperà il progetto. “L’appoggio al progetto è stato praticamente unanime”, ha spiegato a 9Colonne il presidente del Comitato degli Italiani all’Estero di Buenos Aires, Dario Signorini. “Ora speriamo che l’approvazione di oggi si ripeta nella seconda sessione di lavori del parlamento di Buenos Aires, che è quella definitiva”. Sebbene non sia ancora stata fissata la data della votazione, c’è un forte convincimento del fatto che la strada sia ormai spianata per la realizzazione di un sogno di lunga data della comunità italiana nella capitale argentina. “Su 57 deputati presenti, 54 hanno votato a favore e solo 3 si sono astenuti. Con questi numeri possiamo arrivare al prossimo appuntamento fiduciosi”, ha assicurato Signorini. Il potere legislativo della città si appresta dunque all’approvazione di una legge che concede per 30 anni l’uso dei terreni adiacenti alla piazza dove si trova il monumento a Cristoforo Colombo, sul lungofiume del Rio de la Plata, per la costruzione di un museo interattivo che potrà contare sul sostegno del Museo dell’Emigrazione di Genova. “Abbiamo già un permesso d’uso preventivo per 5 anni, concedutoci dal governo della città nel 2023, ma con la legge avremmo ormai le porte aperte per un progetto che prevede la costruzione di 1700 metri quadri di museo con tecnologia di punta”. Signorini sottolinea che la costruzione richiederà manodopera locale e che, una volta conclusa, costituirà parte importante del patrimonio della Città di Buenos Aires: ragioni che dovrebbero garantire l’approvazione del progetto a breve. “Stiamo rendendo omaggio alla memoria di chi ci ha preceduto nel cammino della vita. Stiamo creando un punto di riferimento per le nuove generazioni. E stiamo generando un laboratorio di idee, d’accordo ai nuovi precetti della museologia nel mondo”.
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