Fino al 16 ottobre il MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma ospiterà la mostra "Tokyo Revisited. Daido Moriyama con Shomei Tomatsu" a cura di Hou Hanru ed Elena Motisi, con partner la MEP - Maison Européenne de la Photographie di Parigi. L'esposizione presenta una full immersion nella Tokyo dal dopoguerra ai nostri giorni attraverso oltre 500 immagini di due grandi maestri della fotografia mondiale, Daido Moriyama (Osaka, 1938) e il suo maestro Shomei Tomatsu (Nagoya, 1930 - Naha, 2012). La maggior parte sono opere originali stampate in Giappone (370), presentate insieme a un caleidoscopio di stampe che formano giganteschi wallpaper per una superficie di oltre 600 metri quadri. Le fotografie di Moriyama, esposte su pareti gialle, si alternano a quelle di Tomatsu, su uno sfondo celeste. Il visitatore è invitato a esplorare la città, a lasciarsi trasportare, a perdersi in una galassia di immagini, suoni, colori e proiezioni. Accompagnerà la mostra un programma di talk, dibattiti e proiezioni che ne approfondiscono i temi, partendo dal cinema sperimentale fino al’espressività della danza Botoh. “La grande fotografia è protagonista della stagione espositiva del MAXXI - dichiara Giovanna Melandri, presidente Fondazione MAXXI - per indagare il mondo e noi stessi attraverso gli occhi di maestri eccezionali: dall’Amazzonia di Sebastiao Salgado, che dallo scorso ottobre continua a registrare il sold out, all’Italia di Gianni Berengo Gardin che apriremo all’inizio di maggio, passando per la Tokyo di Daido Moriyama e Shomei Tomatsu. Dalla tragedia della sconfitta bellica alla febbre consumistica che si è rovesciata su un’antica cultura fino all’esplosione della potenza tecnologica, Tokyo è un osservatorio straordinario e unico. Nelle istantanee di Daido Moriyama e Shomei Tomatsu, realistiche e poetiche nel contempo,Tokyo, città nuda, diviene il simbolo della condizione umana contemporanea”. (gci)
Foto: Opening “Tokyo Revisited” ©Musacchio, Iannello, Pasqualini e Fucilla
A VENEZIA GLI ANGELI MUTI DI RACHEL LEE HOVNANIAN
Il Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena (CSDCA) ha organizzato la mostra “Angels Listening” dell'artista Rachel Lee Hovnanian, un Evento Collaterale della 59esima Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia, previsto dal 23 aprile al 27 novembre, curato da Annalisa Bugliani, presentato e ospitato il 21 aprile alle 10.00 alla Biblioteca Zenobiana del Temanza e nel suo giardino a Dorsoduro, storico edificio a Venezia del XVIII secolo, che dal 1991 è sede del CSDCA. Si tratta di un'installazione immersiva dell'artista Rachel Lee Hovnanian, concepita come uno spazio meditativo per riflettere su questioni legate all'identità, alla conoscenza, al tempo, nonché all'esperienza e alle relazioni interpersonali. L'installazione è composta da sette angeli, sculture di grandi dimensioni fuse in bronzo bianco, resi muti da Hovnanian con due pezzi di nastro sulla bocca realizzati con lo stesso materiale scultoreo, per rappresentare la soppressione della verità e offrire una riflessione sul ruolo dell'arte oggi. Le sculture sono collocate intorno a un confessionale d'argento, intitolato "La Scatola Catartica", che invita gli spettatori a scrivere su un nastro i loro pensieri e deporli nella scatola. Al termine di ogni giornata, i messaggi verranno estratti dalla scatola e sparsi nel giardino dello spazio espositivo, stimolando l'interpretazione personale del pubblico. La pratica artistica multidisciplinare di Hovnanian spazia tra fotografia, video, scultura, pittura e installazione, scavando nei codici sociali che circondano la femminilità e le relazioni di genere, così come nei sistemi di valori più ampi. Interrogandosi sul ruolo dell'arte nella società di oggi, il lavoro di Hovnanian naviga nel mondo post-internet, indagando le nozioni contemporanee di narcisismo, ossessione, intimità e dipendenza alienante. Rachel Lee Hovnanian commenta: "Il modo in cui oggi percepiamo il mondo e ci connettiamo l'un l'altro è stato profondamente alterato dal recente allontanamento sociale imposto dalla pandemia globale così come dalla natura polarizzata dei sistemi politici e culturali del nostro tempo, che ha sancito il dominio della tecnologia e dell'alienazione sulla fede e sulle esperienze comuni. Angels Listening offre uno spazio che trasforma centinaia di voci silenziate in un coro di confessioni, dimostrando la liberazione associata alla catarsi e la sacralità dei luoghi di meditazione nei momenti d’isolamento condiviso".(gci)
"AB UMBRA LUMEN": A PIACENZA GALLIANI INCONTRA BIBIENA
Dal 23 aprile al 24 settembre il Piccolo Museo della Poesia Chiesa di San Cristoforo di Piacenza, in sinergia con la nascente "LABiennale POESIA e oltre" di cui il Museo è tra i soci fondatori, ospiterà la mostra "Ab Umbra Lumen. Galliani incontra Bibiena" a cura di Massimo Silvotti (ideatore e direttore generale del Museo). L'esposizione, che sarà inaugurata il 23 aprile alle ore 17.30 con interventi critici del curatore, di Elena Pontiggia e Giovanni Gazzaneo e con letture di poesie inerenti la mostra e presenti nel catalogo, sarà realizzata con il sostegno di Banca di Piacenza (main sponsor), Fondazione di Piacenza e Vigevano (main sponsor) e Confindustria Piacenza (sponsor), con il supporto della Diocesi di Piacenza e Bobbio, della Fondazione Crocevia, della Fondazione Donatella Ronconi - Enrica Prati, di Piacenza musei in rete e del Quotidiano Libertà (media partner). Si tratta di un dialogo tra un grande maestro contemporaneo, Omar Galliani, e il maestro del quadraturismo barocco Ferdinando Galli Bibiena, artefice dell'affresco della cupola nella sede del Museo. Il percorso espositivo comprende una quindicina di opere di Omar Galliani, distribuite all'interno della Chiesa e negli attigui locali dell'Oratorio di San Cristoforo, sede della Biblioteca di Poesia contemporanea. Se nella Chiesa è presentata una selezione di dipinti recenti di grandi dimensioni, tra cui i tre inediti "Botanica della fede" (2022), "Litania del cuore" (2022) e "Oltre la croce" (2022), nella Biblioteca sono esposte alcune opere storiche su tavola e su carta che illustrano il percorso dell'artista. In occasione della mostra, è possibile visionare anche la collezione del Piccolo Museo della Poesia Chiesa di San Cristoforo, costituita da poesie inedite, lettere autografe, rari libri di poesia, riviste letterarie introvabili, installazioni, quadri, sculture, opere di poesia visiva. (gci)
"PENUMBRA": INSTALLAZIONI VIDEO A VENEZIA
Fondazione In Between Art Film, istituzione fondata e presieduta da Beatrice Bulgari, presenta la sua prima mostra dal titolo "Penumbra", che aprirà al pubblico dal 20 aprile al 27 novembre al Complesso dell’Ospedaletto e alla Chiesa di Santa Maria dei Derelitti a Venezia, in occasione della 59esima Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia, con la curatela di Alessandro Rabottini e Leonardo Bigazzi, rispettivamente direttore artistico e curatore della Fondazione. L'esposizione presenterà otto nuove installazioni video commissionate a Karimah Ashadu, Jonathas de Andrade, Aziz Hazara, He Xiangyu, Masbedo (Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni), James Richards, Emilija Skarnulyte e Ana Vaz. Le opere sono state commissionate e prodotte dalla Fondazione In Between Art Film, che si pone come obiettivo quello di sostenere artisti, musei e centri di ricerca che operano nel campo delle immagini in movimento e di espandere il discorso culturale intorno ai time-based media. La mostra sarà accompagnata da un programma pubblico di incontri interdisciplinari intitolato "Vanishing Points" e curato da Bianca Stoppani e Paola Ugolini, rispettivamente editor e curatrice della Fondazione. (gci)
A ROMA ALLA SCOPERTA DI FRANCESCO MESSINA
Fino al 4 settembre al Casino dei Principi di Villa Torlonia a Roma si terrà la mostra "Francesco Messina. Novecento Contemporaneo", curata da Maria Fratelli, Chiara Fabi e Chiara Battezzati, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con il comune di Milano e lo Studio Museo Francesco Messina e con organizzazione di Zètema Progetto Cultura. Si tratta di una selezione di 81 bronzi, terrecotte e gessi che raffigurano la vitale attualità dell’arte del maestro tra tradizione e modernità, appartenenti alla collezione permanente dello Studio Museo Francesco Messina, insieme alle opere di quindici artisti contemporanei (cyop&kaf, Vanni Cuoghi, Salvatore Cuschera, Giovanna Giachetti, Alberto Gianfreda, Andi Kacziba, Giulia Manfredi, Francesco Merletti, Daniele Nitti Sotres, Francesca Piovesan, Nada Pivetta, Dominique Robin, Daniele Salvalai, Elisabeth Scherfigg, Andreas Senoner). Il percorso è arricchito da due video-interviste del 1973 che mostrano Francesco Messina all’interno dello Studio Museo. Francesco Messina nasce il 15 dicembre 1900 a Linguaglossa, alle pendici dell’Etna, in una famiglia poverissima. Il viaggio dei Messina per emigrare in America si ferma a Genova, dove l’artista trascorre l’infanzia e l’adolescenza. Qui si avvia al mestiere di scultore nelle botteghe dei marmorari che gravitano attorno al cimitero monumentale di Staglieno. Dagli anni Venti comincia a esporre le sue opere, partecipando a importanti iniziative culturali, stringendo amicizia con letterati come Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo ed entrando in contatto con artisti del calibro di Carlo Carrà e Arturo Martini. A trentadue anni si traferisce a Milano, dove stringe rapporti con importanti esponenti della cultura e dell’arte come Giorgio Morandi e Lucio Fontana. Nel giro di pochi anni Messina diventa un artista di fama, capace di rappresentare anche all’estero l’arte italiana. Nel 1934, l’ottenimento della cattedra di scultura all’Accademia di Brera sancisce la sua affermazione: qui insegnerà per oltre trent’anni. Messina muore il 13 settembre 1995 a Milano. (gci)
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