Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Il business
della guerra

di Paolo Pagliaro

Diceva il barone Rotschild, banchiere inglese di fine 800, che il momento migliore per comprare è quando il sangue scorre nelle strade. Una massima di cui il miliardario Warren Buffet ha proposto recentemente una versione più soft, affermando che “bisogna essere timorosi quando gli altri sono avidi e avidi quando gli altri sono timorosi”.
Guidati da questi principi, numerosi hedge funds stanno negoziando con profitto obbligazioni russe e ucraine. Stando alle cronache finanziarie, pare che la resa sia ottima. . Nonostante gli ospedali bombardati, un eurobond con scadenza settembre 2023 è attualmente scambiato a 50 centesimi di dollaro.
Se la Russia dovesse ripagare il suo debito estero – come finora ha fatto - gli acquirenti di oggi possono raddoppiare i loro soldi in soli 18 mesi. Certo, il rischio è notevole: la guerra può trascinarsi per mesi o anni, il teatro può espandersi, Putin – messo all’angolo - potrebbe usare armi chimiche o nucleari. Ma a Wall Street ci sono investitori che non si fanno scrupoli. Due gestori di fondi intervistati da Bloomberg Businessweek suggeriscono di scommettere su Lukoil, il secondo produttore di petrolio russo e su altre imprese statali. Un consiglio che molti stanno seguendo visto che il commercio di obbligazioni societarie russe ha raggiunto in marzo il livello più alto degli ultimi due anni, superando i 250 milioni di dollari al giorno. Chi ai bond preferisce le azioni può guadagnare molto speculando sulle materie prima e la volatilità del loro prezzo schizzata al rialzo in seguito all’invasione dell’Ucraina. Nel primo trimestre di quest’anno l’hedge fund americano Haidar Jupiter ha avuto un ritorno superiore al 148%. 

(© 9Colonne - citare la fonte)