Nel 2001, l’Italia vendeva all’estero i diritti di traduzione di 1.800 titoli, pari al 4% delle opere pubblicate. Nel 2020 questa percentuale è salita al 12% per un totale di 8.586 titoli. Cosa c’è dietro questa crescita esponenziale, che, nel giro di circa un ventennio, ha visto quasi quintuplicarsi la vendita dei diritti di traduzione? La chiave del successo del libro italiano nel mondo è, senza dubbio, il forte impegno per l’internazionalizzazione portato avanti dalle case editrici. Un impegno costantemente sostenuto e alimentato dalle politiche pubbliche condotte dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e dal Ministero della Cultura, attraverso il Centro per il libro e la lettura, in stretto coordinamento con l’Associazione Italiana Editori (AIE). Nel 2022 il MAECI, attraverso la neo-istituita Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale, e il Centro per il libro danno nuovo slancio alle proprie attività a sostegno dell’editoria italiano nel mondo. Non solo mobilitando quasi 1,5 milioni di euro in favore delle traduzioni, attraverso i 635.000 euro del bando MAECI e gli 800.000 euro di due distinti bandi del Centro per il libro e la lettura. (BIG ITALY / red – 11 mag)
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