Roma, 5 lug - "La pace va costruita" perché "non è un orizzonte astratto ma è un'azione che va preparata ed ha bisogno di mezzi, formazione e principi". Lo dice a 9Colonne la deputata delle Minoranze Linguistiche del gruppo Misto e vice presidente della commissione Politiche Ue, Emanuela Rossini, al termine della conferenza stampa "L'Italia e il Peacebuilding" che si è svolta a Montecitorio. "Oggi come non mai ci siamo resi conto che dobbiamo investire con un metodo anche per poter sostenere processi di democratizzazione, anche in aree vicine a noi e che determinano la nostra sicurezza", spiega. "I conflitti, infatti - prosegue la parlamentare - non cessano con 'il cessate il fuoco', ma richiedono, dopo, un lungo lavoro sul campo, per ricostruire relazioni sociali, ricucire ferite. Per questa ragione i Corpi Civili di Pace e i mediatori di pace dovranno diventare un 'pillar' della politica estera europea, professionalizzando queste figure e rendendo strutturali gli interventi". "Il peacebuilding ha un approccio dal basso che aiuta le persone, le popolazioni a connettersi e a ricostruire tessuti sociali interrotti dal conflitto, con l'Ucraina avremo bisogno di un'operazione di ricostruzione non solo di infrastrutture ma anche sociale", conclude Rossini. (po/sca) ////
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