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L'intervista / Welfare, Pallucchi (forum terzo settore): stop assistenziali, si' ad autonomia ma solidale

Roma, 15 mar - Prossimità, universalismo, inclusività: sono i tre valori fondamentali su cui fondare un nuovo sistema di welfare, secondo il Forum del Terzo Settore che oggi ha presentato il proprio manifesto alle istituzioni in Senato. "Attraverso il nostro manifesto sul welfare – spiega Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum - abbiamo rilanciato il concetto di autonomia, e non di assistenzialismo rispetto al welfare: un welfare che abbiamo chiamato generativo perché le azioni che vengono messe in campo producono in maniera esponenziale molti cambiamenti, per l'emancipazione e il benessere della persona". Tra le azioni proposte, vi sono sviluppare un sistema socio-sanitario integrato, rivedere il sistema di governance includendo i livelli regionali e locali; basare la programmazione su un approccio volto a valorizzare in chiave di empowerment, le potenzialità delle persone prese in carico; sviluppare il piano nazionale degli interventi e servizi sociali 2021-2023; sostenere lo sviluppo di ulteriori forme di welfare. "Le risposte che abbiamo avuto dalle istituzioni sono abbastanza positiva – spiega la portavoce Pallucchi - e vediamo il loro concretizzarsi: si crede che sul welfare ci vuole una concertazione, un confronto, una partecipazione. E ci fa piacere che la norma sulla non autosufficienza sia stata discussa e condivisa e questo ha portato anche a una approvazione quasi unanime in parlamento, con l'astensione delle opposizioni, a dimostrazione che quando un tema ritenuto cruciale per il paese poi si raggruppano anche le energie e le responsabilità politiche".

Nel corso dell'incontro in Senato si è parlato anche della nuova misura di sostegno al reddito che dovrebbe sostituire il reddito di cittadinanza: "Restiamo in attesa su alcune questioni: sul reddito vediamo quali saranno le conclusioni che il governo porterà all'attenzione delle parti sociali, sicuramente già il fatto che una forma di supporto venga comunque riconosciuto ai cittadini lo riteniamo un passo in avanti importante. Come sempre l'obiettivo deve essere che le persone non devono essere lasciate sole e che la solidarietà deve essere uno dei motori che muove la politica verso l'interesse generale e comune". Critiche molto puntuali sono arrivate invece dal Terzo Settore rispetto al disegno sull'autonomia differenziata che, sottolinea Pallucchi, "periodicamente viene paventata: noi abbiamo chiesto di chiamarla autonomia solidale, ci sembra chiaro che l'obiettivo deve essere portare tutti agli stessi standard di accesso ai diritti su tutto il territorio italiano". Altrimenti, "se si pensa invece che nelle condizioni attuali chi ha di più continuerà ad avere di più e chi non ha continuerà a non vedere migliorare le proprie condizioni, allora questo ci vede decisamente contrari".
(PO / Sis)

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