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direttore Paolo Pagliaro

Solare, Schifani
vuole la royalty

Solare, Schifani <br> vuole la royalty

di Paolo Pagliaro

Con un’intervista al Sole, Renato Schifani ribadisce il concetto: “bene le rinovabili in Sicilia ma solo con benefici per l’isola”.  Per la seconda volta nel giro di 48 ore  il  presidente della Regione dichiara che non verranno autorizzati nuovi impianti fotovoltaici senza una qualche forma di compartecipazione regionale ai ricavi delle imprese che questa energia la producono e la vendono.

E un  contributo significativo al dibattito sullautonomia differenziata: ci si adegua all’interesse nazionale solo se cè un ritorno locale.  Come ha fatto notare sul Foglio Carlo Stagnaro è vero che la Sicilia esporta energia elettrica e altro: dai carburanti alle arance. Ma contemporaneamente, è importatrice netta di prodotti altrettanto importanti, dal latte alle piastrelle. Eppure, ai siciliani suonerebbe ben strano se i governatori della Lombardia o dell’Emilia chiedessero un obolo per le vacche o gli stabilimenti industriali. Inoltre  osserva ancora leconomista -   il sistema elettrico va visto nella sua interezza: se bisogna risarcire i siciliani per i pannelli, perché non anche i calabresi per gli elettrodotti?  ­ 
Aggiungiamo  che, vantando il suo credito, Schifani non sembra aver messo nel conto  i due miliardi investiti l’anno scorso da Terna per lo sviluppo della rete elettrica in Sicilia, che così ha assorbito da sola l’80 per cento degli stanziamenti  effettuati in Italia. E non ha considerato le  ricadute economiche dell’elettrodotto sottomarino 
Thyrrhenian Link,  il più profondo al mondo, che collegherà Sicilia, Sardegna e continente. Costerà altri 4 miliardi, e consentirà di mettere in rete l’energia rinnovabile prodotta nell’isola, con vantaggi  per  chi la vende e chi la compra, oltre che per l’ambiente, che sarebbe poi lo stakeholder di cui nessuno parla.
(© 9Colonne - citare la fonte)