“La soluzione delle banche centrali è assolutamente sbagliata”. Joseph Stiglitz, Premio Nobel per l'economia nel 2001, intervistato da PresaDiretta per la puntata “Inflazione, la tassa ingiusta” - in onda questa sera alle 21.20 su Rai3 – torna a parlare di inflazione. “Dopo la pandemia la domanda di beni è cresciuta – dice Stiglitz - non c’era abbastanza offerta per sostenerla, e questo ha causato l’inflazione. Poi è venuta la guerra e i prezzi di gas e petrolio sono schizzati in alto. E L’aumento dei tassi di interesse non risolve questi problemi”. Anzi, per l’economista “rende più difficili gli investimenti che servono a risolverli. E l’inflazione colpisce i più poveri e alimenta le disuguaglianze”.

 “Negli ultimi quarant’anni abbiamo avuto un modello economico neoliberista” - spiega Stiglitz - “basato sull’idea che finanziando le grandi aziende e i più ricchi, loro avrebbero distribuito quei soldi alle classi sociali più basse". Ma per l’economista “è un modello sbagliato. Ha reso più ricco chi era già ricco, non ha aiutato le classi medie e ha impoverito i più poveri”.  “Nelle democrazie di tutto il mondo c’è malcontento e i populisti ne stanno approfittando”. “Per questo, ciò di cui abbiamo bisogno – aggiunge - sono politiche che affrontino le disuguaglianze sociali. Se non riusciamo a farlo, le nostre democrazie sono a rischio”. “Le parole chiave sono due - conclude Stiglitz - una è democrazia, ma l’altra è sociale che significa solidarietà tra i cittadini e giustizia sociale. È questo il modello politico che può portare anche vantaggi economici. È l’unica alternativa al fascismo”.

 (Gil / red)