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direttore Paolo Pagliaro

Processo al processo
del processo visto in tv

Processo al processo <BR> del processo visto in tv

Arnaldo di Latebiosa

Un episodio di violenza domestica è stato ritenuto scusabile da una trasmissione TV e ciò dopo averne considerata vuoi l’entità, cioè una porta presa a calci dal marito, vuoi l’antecedente, cioè che la moglie si ostinava a precludergli dietro quella porta l’incontro col figlio, pendente una separazione. L’Agcom ha però censurato la clemenza del giudice televisivo perché rivelatrice di una “distorta rappresentazione della figura femminile”. A parte il silenzio su quella maschile, che quindi, è lecito supporre, ad Agcom andava benissimo, come il fatto di prendere a calci una porta … A parte ciò, comunque, a noi modestamente è parso che il giudice di Forum, tale era la trasmissione TV, abbia semplicemente applicato alla vicenda l’articolo 62, comma primo, lett. 2, del Codice penale, e cioè l’attenuante c.d. della provocazione, quando cioè l’ira è scatenata da un’ingiustizia subita eccetera.
Comunque, tornando alle figure femminili, per evitare sanzioni da parte di Agcom, si raccomanda d’ora in poi agli autori televisivi e, se il precedente farà scuola, anche a quelli di cinema e romanzi, si raccomanda, dicevamo, di evitare quelle controverse, in grado in particolare di suscitare ira o risentimento: ispirarsi quindi esclusivamente a Beatrice, Cornelia dei Gracchi, Teresa di Calcutta, Giovanna d’Arco e simili.

adilatebiosa@gmail.com

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