Roma, 14 mag - Il prossimo ottobre saranno trascorsi 61 anni dalla tragedia del Vajont: Rachele Scarpa, deputata Pd, ha interrogato il governo in merito alle iniziative per rendere definitivo il trasferimento dei documenti processuali presso l'Archivio di Stato di Belluno. "Abbiamo chiesto al governo e al ministero della Cultura - spiega a 9colonne la parlamentare veneta - di adottare iniziative di competenza per rendere definitivo il trasferimento dell'archivio processuale del disastro del Vajont a Belluno". "Nel '68 - ricorda Scarpa - per legittima suspicione, il processo era stato trasferito a L'Aquila, dove si è poi tenuto e dove è stata conservata tutta la documentazione fino al 2009, quando a causa del terremoto le carte sono state riportate a Belluno, vicine al luogo del disastro". "Nonostante sia in corso un prezioso processo di digitalizzazione che renderà le carte consultabili in tutta Italia - sottolinea la deputata - quello che noi chiediamo è che le carte fisiche, i modellini della diga, la documentazione nella sua fisicità con tutto il suo valore simbolico, rimanga negli archivi di Belluno: per noi veneti, per tutti coloro che abitano nella provincia di Belluno e che sentono ancora vicino quel disastro, sarebbe importante avere pieno accesso e vicinanza a questi documenti che ormai hanno più una finalità di memoria che giuridica". "Nella replica al sottosegretario - aggiunge Scarpa - non mi sono detta soddisfatta della sua risposta, incentrata soprattutto sulla digitalizzazione, e ho sottolineato le parole del presidente Mattarella, che nel sessantesimo anniversario del disastro ha sottolineato come sia doveroso che la documentazione del processo rimanga a Belluno, proprio per il grande valore morale che riveste per la popolazione, che ancora porta nei racconti dei nonni e nelle pareti delle case le cicatrici di quella tragedia: sarebbe una restituzione, un risarcimento, un atto simbolico che andrebbe oltre il semplice accesso alle carte". (PO / Roc) ////