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Emigrazione, Manzi (Pd): storia bambini italiani "nascosti" in Svizzera parla al presente

Roma, 21 mag - "Questa vicenda parla molto al nostro presente, perché è parte della nostra storia e dovrebbe farci riflettere costantemente sulla situazione dell'infanzia, di quella clandestina in particolar modo, su quanto i diritti fondamentali dei bambini, quali quelli di poter avere una socialità, di poter andare a scuola, di poter giocare, di poter frequentare i propri coetanei possano in realtà essere compromessi da una situazione di precarietà e difficoltà". Così Irene Manzi, deputata Pd e capogruppo dem in Commissione Istruzione, a margine della proiezione alla Camera del docufilm "Non far rumore. La storia dimenticata dei bambini nascosti" (autrice Alessandra Rossi, regista Mario Maellaro). Nel secondo dopoguerra più di 2 milioni di italiani emigrarono in Svizzera, dove la legge allora in vigore non prevedeva il ricongiungimento familiare. Di fatto era vietato per i lavoratori emigranti portare i figli con sé: circa 50 mila i bambini coinvolti, che hanno vissuto nascosti in casa, senza poter andare a scuola, uscire e giocare. Tra quei bambini, protagonisti del docufilm, anche un deputato di questa legislatura, Toni Ricciardi, storico dell’emigrazione presso l’Università di Ginevra, a cui è affidata la contestualizzazione storica della vicenda. "Quanto abbiamo vissuto noi dovrebbe farci riflettere sul presente di chi è immigrato in questo momento - aggiunge Manzi - E' una storia che vogliamo far conoscere alle giovani generazioni, per stimolare anche una riflessione più matura sulla nostra attualità". (PO / Roc) ////

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