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Cybersicurezza, Cucchi (Avs): tema sacrosanto ma addio segretezza indagini

Roma, 21 giu - Dal decreto rave a quello su Caivano, per arrivare al cybersicurezza appena approvato in Senato: il metodo usato dalla maggioranza, secondo la senatrice di Alleanza Verdi Sinistra Ilaria Cucchi, “è sempre lo stesso: si parte da un fatto accaduto, che poi nel caso dei rave mi chiedo quanti se ne fanno in Italia, in un determinato momento di urgenza, per parlare alla pancia della gente, però poi vi si mettono dentro una serie di altri articoli che nulla c'entrano con il punto da cui si è partiti”. E così è avvenuto, spiega Cucchi, anche nel caso del decreto cybersicurezza che “lo sappiamo benissimo, è qualcosa di estremamente importante ed estremamente attuale: il problema è che poi con la scusa nobile della cybersicurezza si vanno a toccare degli ambiti estremamente delicati, come in questo caso quello della giustizia, perché con quella scusa sarà consentito entrare nei sistemi informatici dell'autorità giudiziaria, con buona pace della segretezza delle indagini. Questo fatto è gravissimo e fuori da quelle aule nessuno lo ha capito. Il mio appello è ancora una volta a voi giornalisti: parlatene, perché veramente è uno dei tanti fatti gravissimi che passano nel silenzio”.
(PO / Sis)

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