Roma, 27 giu - Il progetto "Nei panni di Caino per comprendere le ragioni di Abele", "utilizza dispositivi della realtà virtuale immersiva per far comprendere in modo profondo e emotivo ai giovani cosa vuol dire subire azioni terribili". Lo ha spiegato a 9 Colonne Anna Maria Giannini, direttrice del Dipartimento di Psicologia Sapienza Università di Roma intervenuta oggi a margine dell’evento conclusivo di “Nei panni di Caino per capire e difendere le ragioni di Abele”, iniziativa dedicata alla legalità promossa dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direzione Centrale per la polizia stradale, ferroviaria e per i reparti speciali della Polizia di Stato, in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia della Università La Sapienza di Roma. "Il progetto - ha aggiunto - serve a comunicare l'empatia con una profonda comprensione, quindi è un messaggio importante e articolato che deve portare alla vicinanza alla vittima. Cosa c'è di meglio, per considerare le conseguenze delle proprie azioni, che sperimentare cosa vuol dire essere aggrediti?". (mol)
(© 9Colonne - citare la fonte)
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