Proiezioni ed eventi esclusivi immersi nella natura. Inizia oggi e prosegue fino al 24 luglio sul monte Faito la 17esima edizione del Faito Doc Festival, ideato e diretto da Nathalie Rossetti e Turi Finocchiaro. Il tema di quest’anno sono le radici con 50 documentari da più di 20 paesi nel mondo. Saranno 27 i documentari in gara divisi in tre categorie: una dedicata ai lungometraggi e due ai cortometraggi, tra cui quella dedicata alle scuole di cinema. La giuria internazionale è composta dal regista Sergio Guataquira Sarmiento che ha vinto la scorsa edizione con “Adieu Sauvage”, dal montatore Rudi Maerten (Belgio), la responsabile dei programmi, Lyon Capitale TV Perrine Robert (Francia), la caporedattrice di Taxi Drivers Diletta Ciociano (Italia), il regista Marcello Bivona (Italia). Oltre alla giuria di professionisti saranno presenti la giuria internazionale dei giovani, la giuria il Camino e la giuria del Faito Doc Camp. È previsto un focus sulla Palestina nella giornata di sabato 20 luglio, con la proiezione del film “Ma'loul fête sa destruction” di Michel Khleifi a cui seguirà al tramonto lo spettacolo con Omar Suleiman, “La terra delle arance tristi”, con adattamento e regia di Patrizia di Martino, tratto dal racconto di Ghassan Khanafani. Tra le proiezioni in programma “Going Home” dell'anglo-palestinese Omar Al Qattan e diversi film sui migranti tra cui “Un Paese di resistenza” di Shu Aiello e Catherine Catella sulla lotta di Mimmo Lucano. (9colonne)
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