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MORTA CHEPTEGEI
BRUCIATA DA FIDANZATO

MORTA CHEPTEGEI <br> BRUCIATA DA FIDANZATO

È morta Rebecca Cheptegei, la maratoneta ugandese di 33 anni aggredita dal suo fidanzato, Dickson Ndiema Marangach, che domenica scorsa le aveva dato fuoco. “Condanniamo fermamente la violenza contro le donne. Questo è stato un atto codardo e insensato che ha portato alla perdita di una grande atleta. La sua eredità continuerà a durare”, ha scritto sempre su X Donald Rukare, presidente del Comitato olimpico ugandese. Cheptegei, madre di due figli, aveva partecipato alle Olimpiadi di Parigi 2024 ed è morta dopo giorni di agonia all’ospedale Moi Teaching and Referral di Eldoret, dove era ricoverata in terapia intensiva per ustioni sull’80% del corpo. Nello stesso ospedale si trova anche l’aggressore, ricoverato per ustioni sul 30% del corpo. In base a quanto ricostruito da Jeremiah Ole Kosiom, comandante della polizia della contea di Trans Nzoia, l’atleta è stata cosparsa di benzina e data alle fiamme nel corso di una lite con il suo compagno: “La coppia – ha detto alla testata The Standard – è stata sentita litigare fuori casa. Durante il litigio il fidanzato è stato visto versare un liquido sulla donna prima di bruciarla”. La morte di Rebecca Cheptegei ha suscitato sdegno anche in Italia: “Da quella verbale a quella fisica, la violenza ha sempre una stessa matrice: uomini che credono di possedere le donne, e quando le sentono sfuggire si sentono in diritto di ucciderle, a volte nei modi più crudeli e brutali - dichiarano in una nota le parlamentari del Movimento 5 Stelle nella commissione bicamerale di inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere Stefania Ascari, Anna Bilotti, Alessandra Maiorino e Daniela Morfin Una vera punizione per l'autodeterminazione cercata. Il femminicidio è e resta la prima causa di morte delle donne nel mondo. Non è più tollerabile, la lotta contro questo fenomeno deve vederci tutte unite. Oggi ci stringiamo alla famiglia e alle due figlie che Rebecca lascia, anche loro vittime di una violenza brutale e ingiustificabile, con la quale dovranno fare i conti negli anni a venire”. (5 set-mol)

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