Si è aperta oggi la 50ª edizione del Forum di Cernobbio, uno degli incontri internazionali più prestigiosi dedicati a economia, finanza e geopolitica, che si tiene presso la storica Villa d’Este sul Lago di Como. Ad inaugurare i lavori l’intervento in collegamento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha sottolineato l’importanza del progetto europeo, definendolo un’iniziativa che “riguarda l’intero pianeta” e che ha trasformato l’Europa da “un continente di guerra a uno di pace”. Mattarella ha evidenziato come l’Unione Europea rappresenti un modello inclusivo basato sul riconoscimento della pari dignità delle persone, dei popoli e dei Paesi membri. “Abbattere il debito è una necessità ineludibile”, ha dichiarato, rivolgendo un appello urgente alla gestione del debito pubblico italiano. Il Presidente della Repubblica ha evidenziato come l’Italia, pur essendo considerata un debitore onorabile, debba affrontare le sfide legate al debito accumulato, affermando: “Il nostro Paese ha pagato in interessi poco meno di quanto ne abbiano pagati insieme Germania e Francia. Questo è dovuto principalmente al diverso tasso di interesse applicato, che ha determinato un incremento significativo del debito pubblico italiano negli ultimi trent’anni”. Mattarella ha anche affrontato le polemiche rivolte al progetto europeo, definendole spesso “ingiustificate”, soprattutto quando provengono da chi ha partecipato attivamente alle decisioni europee. Ha difeso l’UE come il primo esercizio di partecipazione diretta dei popoli alle decisioni, ribadendo che le scelte controversie sono frutto di deliberazioni comunitarie trasparenti tra governi nazionali, Commissione e Parlamento Europeo. “Il vincolo esterno, o interno, come dovrebbe essere corretto definirlo, deriva dalle regole condivise e non dal debito”, ha spiegato Mattarella, invitando a una riflessione più approfondita sulla gestione fiscale ed economica a livello europeo. Ha sottolineato che la questione del debito pubblico non è solo finanziaria, ma riguarda anche aspetti civili, sociali e democratici, influenzando la libertà economica, l’eguaglianza dei cittadini e la credibilità internazionale dello Stato. Il programma del Forum proseguirà su tre giornate di dibattiti e tavole rotonde, affrontando temi quali le sfide globali future, gli impatti economici, l’intelligenza artificiale, la difesa comune europea e il conflitto israelo-palestinese e vedrà la partecipazione di Giorgia Meloni, del Primo Ministro ungherese Viktor Orbán, il Presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev e, del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la cui presenza però sarà confermata prossimamente per motivi di sicurezza.(alp)
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