Entro fine anno sarà consegnata l'analisi complessiva sul nucleare e su quali norme introdurre nel disegno di legge. È quanto affermato da Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, durante il Forum Ambrosetti a Cernobbio. "I tempi li detterà il Parlamento, ma auspico nel corso del 2025 che si possa chiudere quello che è il processo di valutazione normativa", ha spiegato. L'obiettivo è "chiudere entro il 2024. Se poi si slitta a metà gennaio non sposta nulla - ha affermato - Se noi prevediamo un nuovo quadro giuridico è anche a seguito delle nuove tecnologie, per mettere nelle condizioni l'Italia di fare la scelta se produrre energia tramite nucleare". E sulla possibilità che venga indetto un referendum per abrogare la legge sul nucleare nel caso in cui venisse approvata, Pichetto Fratin ha chiarito che il rischio c'è. Tuttavia, secondo il ministro, andrebbe trovata una soluzione per produrre energia in modo competitivo, "oppure il nostro sistema Paese non reggerà la competizione con gli altri Paesi".

Per quanto riguarda il Green Deal, invece, il ministro è stato molto critico: "Era assurdo farlo nel 2019 - ha dichiarato - perché era assurdo che la politica, in questo caso l'Unione europea, nel 2019, prevedesse le tecnologie al 2035. La considero un'assurdità". E ha proseguito: "Era una visione molto ideologica, con una impostazione molto dirigista, che le condizioni attuali di mercato automobilistico ci dicono che non sta più in piedi". (7 SET - gci)